Sant’Agata di Militello (Me): verso la fine del processo al sindaco Mancuso

Riceviamo e pubblichiamo un articolo a firma di Teresa Frusteri sull’attuale situazione  giudiziaria che coinvolge il sindaco di Sant’Agata di Militello, Bruno Mancuso.  Il sindaco è accusato di associazione a delinquere e concussione, turbativa d’asta, falso in atto pubblico e truffa.

Per i fatti contestati Mancuso, ex senatore, è stato coinvolto insieme ad altre 17 persone. I fatti risalgono al periodo dal 2010-2013 e hanno trascinato in tribunale anche alcuni dirigenti del comune santagatese, rinviati a giudizio, insieme al sindaco, il primo luglio del 2015, dal giudice delle indagini preliminari, Ines Rigoli.

L’inchiesta della polizia denominata “Camelot” era stata avviata dopo le dichiarazioni dell’imprenditore Giuseppe Carmiciano che ha raccontato il sistema di spartizione degli appalti nel comune di Sant’Agat.a

Un modus operandi che agevola ditte molto vicine all’amministrazione escludendo la sua, tanto che l’imprenditore alla fine ha dovuto gettare la spugna e spostare i propri affari al Nord. Il sindaco Bruno Mancuso, in particolare, nell’inchiesta è stato tirato in ballo anche da un ex consigliere comunale, Marco Donato, che, intercettando un colloqui con il primo cittadino ed è riuscito a scucirli alcune frasi circa l’affidamento ad una cooperativa “amica” del settore dei servizi sociali del comune, in particolare la casa degli anziani, che poi avrebbe costretto a non partecipare alla gara per agevolare l’affidamento di un servizio alla cooperativa della moglie di Donato.

Il sindaco, durante la chiacchierata, avrebbe affermato che non ci sarebbe stato alcun problema nell’affidare i servizi alla cooperativa della moglie di Donato, perché nessun’altra impresa avrebbe presentato domanda. Dopo alcuni mesi di stallo dovuti al cambio del collegio giudicante, il dibattimento è ripreso il 19 novembre scorso. I giudici hanno dettato i tempi e il processo potrebbe concludersi il prossimo febbraio. In particolare, alla prossima udienza del 16 dicembre, dovrebbe completarsi l’esame dei testi della parte offesa e il 20 e 27 gennaio prossimo sono state già calendarizzate due udienze per l’audizione dei testi delle difese.

Vana è stata la richiesta dei difensori di annullare l’istruttoria precedente condotta da un altro collegio. La Cassazione a sezioni unite ha chiarito l’utilizzabilità della prove raccolte dal precedente collegio. La carta giocata dalla difesa era ovviamente rivolta a prendere più tempo per accelerare la prescrizione di alcuni reati, anche gravi. Alcuni, in ogni caso, subiranno comunque la scure della prescrizione. Per il sindaco Bruno Mancuso restano in piedi l’associazione a delinquere e la concussione, ma anche un’ipotesi di truffa ed una di falso. Se la sentenza ormai attesa nel corso dei prossimi mesi dovesse essere di condanna, scatterebbe l’immediato intervento del prefetto e il primo cittadino sarebbe sostituito dal vice sindaco, Calogero Pedalà, in attesa di nuove elezioni.

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