Aveva prestato soldi ad un ristoratore con un tasso del 120%. A Catania gli agenti della guardia di finanza hanno arrestato per usura ed estorsione F.C., 56 anni, nato a Catania e residente a Misterbianco.
Le indagini effettuate dai militari del nucleo di polizia economico-finanziaria della guardia di finanza di Catania hanno preso spunto dall’esame della situazione finanziaria un imprenditore catanese attivo nel settore della ristorazione, in forte difficoltà economica.
L’usuraio aveva prestato in più tranche 19 mila euro al ristoratore catanese, utilizzati anche per la prosecuzione dell’attività economica. A fronte di tale prestito l’imprenditore doveva restituire rate con l’applicazione di un tasso di interesse usurario superiore al 120% annuo.
È emerso, inoltre, che l’usuraio aveva anche minacciato di gravissime ritorsioni sia l’imprenditore sia i suoi familiari nel caso in cui non fosse stato adempiuto il pagamento delle rate, facendo anche riferimento al possibile intervento di soggetti inseriti in contesti criminali. Una volta delineato un consistente quadro indiziario, è stato disposto un apposito intervento operativo da parte dei finanzieri in concomitanza del pagamento, avvenuto in pieno centro cittadino, dell’ultima rata del prestito usuraio.
Constatata la consegna di 650 euro, quale ultima rata del prestito, è stata effettuata la perquisizione nell’abitazione dell’usuraio. Qui sono stati trovati 5 mila euro in contnati, 10 assegni per 60 mila euro, oltre a smartphone e documenti utili a ricostruire la contabilità in nero attestante il prestito usuraio, tutti sequestrati.
Tenuto conto inoltre delle gravissime minacce di ritorsioni in caso di inadempimento del pagamento delle rate, ad F.C. è stato contestato anche il delitto di estorsione, in aggiunta alle aggravanti relative al fatto che il reato di usura sia stato commesso ai danni di un imprenditore in stato di difficoltà economica.
Sulla base delle indagini della finanza, il Gip ha convalidato l’arresto per FC per usura aggravata ed estorsione e disposto per lui il carcere.