Scoperto un ingegnoso sistema fraudolento di somministrazione illecita di manodopera agricola ideato da un imprenditore di Campobello di Mazara nel trapanese. L’hanno scoperto gli agenti della guardia di finanza nel corso delle attività di istituto finalizzate alla repressione degli illeciti in materia di lavoro.
Le indagini, eseguite anche in collaborazione con il nucleo carabinieri ispettorato del lavoro di Trapani hanno fatto emergere un sistema di distacco di manodopera in violazione delle normative in materia di occupazione e mercato del lavoro che ha coinvolto più di 300 braccianti agricoli, per lo più stranieri.
I militari hanno accertato che la manodopera, sebbene regolarmente assunta da una ditta intestata a V.P., 51 anni, veniva successivamente prestata per il lavoro a numerosissime aziende agricole dietro la stipula di contratti di appalto di affidamento della raccolta a mano delle olive celando l’attività di un’agenzia per il lavoro abusiva.
La vigente normativa prevede la possibilità di fornire prestazioni di manodopera lavorativa soltanto alle agenzie per il lavoro, autorizzate dal ministero del lavoro e della previdenza sociale ad offrire servizi relativi alla domanda e all’offerta di lavoro e, in particolare, a svolgere un’attività di somministrazione, intermediazione, ricerca e selezione del personale.
A conclusione delle ispezioni, all’imprenditore sono state irrogate sanzioni amministrative pari a oltre 65.000 euro e lo stesso è stato segnalato alla procura di Marsala per somministrazione fraudolenta di manodopera che comporta l’irrogazione di un’ammenda fino a 27.000 euro ulteriori.
L’indagine condotta dalle fiamme gialle testimonia l’incessante presidio delle forze di polizia alla salvaguardia del mercato del lavoro e la costante attenzione rivolta alla tutela dei lavoratori, di rilevante importanza specialmente durante l’attuale delicata contingenza economica.