Oggi “Mediterraneo Mar de Paz” è a Comiso nella pagoda della pace gestita dal monaco buddista Morishita, uno degli animatori del vittorioso movimento contro la base dei missili Cruise, riconvertita in aeroporto civile e dediata a Pio La Torre che dopo la marcia antinucleare Catania/Comiso fu ucciso “dalla mafia”.
Alle 16.00 dalla pagoda partirà un’ora di meditazione collettiva coi simpatizzanti della verde vigna, un migliaio di proprietari di terreni adiacenti alla base guidati da Alberto l’Abate e Anna Luisa Leonardi negli anni Ottanta. Meditazione condivisa dall’iniziativa internazionale “+Paz+Noviolencia-Nuclear”.
Mediterraneo Mar de Paz si propone l’adesione dell’Italia al Trattato ONU di proibizione delle armi nucleari promosso da ICAN premio Nobel per la Pace 2017, come sostenuto nei giorni scorsi da 56 ex capi di stato e ministri di vari Paesi, anche italiani, ed ex segretari Nato.
Il 26 settembre giornata contro le armi nucleari delle Nazioni Unite “The Weapon Watch”, che ha collaborato al boicottaggio dei portuali genovesi alle armi della nave Bahri Yanbu per la guerra in Yemen – benedetto da Papa Francesco – ha rivolto in questo senso un messaggio al presidente l’Autorità Portuale di Augusta, base nucleare della Marina italiana americana e Nato presso Siracusa.
Il 25 settembre il giornalista Antonio Mazzeo ha riferito sui documenti dell’archivio Andreotti, che testimoniano quanto l’Italia ebbe da ridire sui giochi di guerra nucleari di Stati Uniti e Gran Bretagna, disposti all’uso dell’arma nucleare all’interno di Paesi Nato, e dei missili Cruise di Comiso quale arma di primo colpo.
Lo stesso giorno in una conferenza stampa al Senato, Disarmisti Esigenti e Lega Internazionale delle Donne per la Pace e la Libertà hanno rivolto una proposta alle città, di dedicare una via o struttura al colonnello sovietico Petrov, “uomo giusto al posto e momento giusto”, che ci salvò dall’olocausto nucleare per errore nel 1983.
Mentre crea sconcerto come, in ambienti militari, si parli di affidare decisioni fondamentali sulla deterrenza nucleare all’intelligenza artificiale (appoggiata all’uso della tecnologia 5G) come attestato dall’ex segretario alla Difesa USA, Robert Work. Con le tappe del 18 settembre a Palermo con la barca a vela “Enoch”, del giorno 22 con “Danilo Dolci e la lotta nonviolenta alla mafia oggi” a Trappeto, del 26 Giornata ONU per l’abolizione delle armi nucleari ad Augusta, e di oggi 27 settembre a Comiso, Mediterraneo Mar de Paz ricorda che secondo l’art. 50 del Trattato di Pace, la Sicilia ha uno status demilitarizzato violato anche dalla base aerea di Sigonella e dal MUOS di Niscemi.
Mediterraneo Mar de Paz, mira a implementare la dichiarazione di Barcellona per un Mediterraneo di cooperazione e disarmo, in collegamento con Mondosenzaguerre e le Associazioni che stanno preparando la Terza Marcia Mondiale della Pace 2024-25, ed è presente in questi giorni anche a Brindisi Cagliari Trieste e Venezia.