Il prossimo 19 ottobre a Trapani arriverà la seconda edizione della rassegna letteraria “Identità perdute”. Un appuntamento organizzato dall’istituto di studi economici e sociali Nova Civitas di Trapani con il contributo dell’assessorato regionale al turismo, sport e spettacolo; dell’assessorato dei beni culturali e dell’identità siciliana e l’assemblea regionale siciliana. Gli appuntamenti si svolgeranno al museo Pepoli della cittadina siciliana.
Si parte con Licia Colò che presenterà il libro “Il pianeta. Istruzioni per l’uso”, edito da Solferino, e l’autrice ci invita alla scoperta di un viaggio attorno al mondo dove la stessa Natura, presentata come una grande maestra di vita, ci consiglia instancabile di ascoltarla.
Il 26 ottobre sarà a Trapani il giornalista Nicola Porro che parlerà del libro “La grande bugia verde”, edito da Liberilibri. Una lettura avvincente che sfida le narrazioni mainstream sul cambiamento climatico e le politiche green.
Sabato 16 novembre, invece, il giornalista (già senatore della Repubblica) Gianluigi Paragone si esibirà nel monologo “Moderno sarà lei”, tratto proprio dal suo ultimo libro. Un libro sincero, nel senso che ti dice da che parte sta: sta dalla parte dell’identità, della tradizione. Sta dalla parte dei nostri nonni. Sta dalla parte di chi rispetta la Terra e non ha bisogno di farsi dare patenti di ecosostenibilità.
Marcello Veneziani sarà al Museo Pepoli il 23 novembre con la presentazione di “Senza eredi”. È l’epilogo coerente di una società senza padri divenuta società senza figli. E ciò vale a partire dagli autori e dalle loro opere. Per reagire a questa amnesia, cancellazione ed emorragia, e salvare il salvabile, Marcello Veneziani ha composto una raccolta di settanta miniature di saggi, succinte biografie, profili non convenzionali, in vari casi sconvenienti.
Sabato 30 novembre Pier Luigi D’Eredità ci parlerà di “Regressvs. I motivi economici della fine dell’Impero Romano d’occidente” (Mimesis Edizioni): un testo nato dalla constatazione di come gli aspetti economici che hanno concorso alla fine dell’Impero Romano d’occidente abbiano avuto una trattazione meno ampia rispetto ad altre focalizzazioni.
Ilaria Bifarini il prossimo 7 dicembre presenterà il libro “Dal Grande Reset al Green Reset: La transizione ecologica e la deriva dell’Occidente”. Dalla cultura della cancellazione al fanatismo ambientalista, dall’affermarsi della wokeness all’introduzione di insetti e alimenti sintetici nella nostra tavola, il filo conduttore è la volontà di resettare l’uomo occidentale, secondo un’ideologia eco-malthusiana nata ufficialmente con il Club di Roma e propagandata da una costellazione di organizzazione legate al mondo della filantropia e della spiritualità.
La rassegna si chiuderà con Francesco Giubilei con “Follie ecologiste. Come l’ambientalismo ideologico e l’Unione europea condizionano la nostra vita” (Liberi Libri). In questo saggio, Francesco Giubilei passa in rassegna le principali derive dell’ambientalismo ideologico contemporaneo, e le politiche che lo accompagnano, sottolineando la necessità di un immediato cambio di rotta culturale.
“Abbiamo realizzato – afferma il presidente dell’istituto Nova Civitas, Livio Marrocco – una seconda edizione di altissimo livello per Trapani. Dedicata alla salvaguardia delle identità perdute, all’italianità nelle sue molteplici forme, alle tradizioni della nostra storia, questa rassegna in sette incontri affronterà il tema della rivoluzione green e delle sue ricadute socioeconomiche dal punto di vista del non politicaly correct”.