Valledolmo (Pa): si presenta il libro “La mano di diamante”

Sarà presentato “La mano di diamante”, il libro di Calogera Randazzo, a Valledolmo, nel palermitano, nell’ambito della manifestazione “Le notti di BCsicilia”. Appuntamento per lunedì 26 agosto alle 18.30 in piazza dell’Olmo.

Dopo i saluti di Angelo Conti, sindaco di Valledolmo e di Piera Vallone, vicesindaco, la presentazione di Elisa CHimento, presidentessa BCsicilia di Alia, sono previsti gli interventi di: Grazia Crescimanno, ricercatrice dell’istituto innovazione biomedica CNR e Giovanni D’Aiuto, presidente dell’associazione UILDM. I lavori saranno coordinati da Alfonso LO Cascio, presidente regionale BCsicilia. Nel corso della serata saranno lette alcune pagine tratte dal libro da parte di Martina Albanese e Marika Gibiino, accompagnate dalle musiche di Marco Iaono. Un’iniziativa promossa dal comune di Valledolmo in collaborazione con UILDM, casa editrice don Lorenzo Milani, BCsicilia. Il ricavato della vendita dei libri sarà devoluto all’unione italiana lotta distrofia muscolare .

Calogera Randazzo, chiamata Kalida dagli amici, nasce a Valledolmo nel 1953. La sua vita è stata segnata da diverse avversità e problemi di salute. Quando era giovane, la madre si ammala del morbo di Parkinson e per questo si trova costretta ad abbandonare gli studi per accudirla. Nel 1980 morirà la madre e dopo pochi mesi anche il padre e nel 1981 parte da sola per Pietra Ligure, in Liguria. Qui deve curarsi dalla cifoscoliosi, una malattia grave e deformante, subendo un pericoloso intervento alla colonna vertebrale. Si trasferirà di nuovo a Valledolmo una volta migliorate le sue condizioni di salute. Nel 2001 scsopre di soffrire di insufficienza respiratorie e torna a Palermo dove viene ricoverata e sottoposta ad ossigenoterapia. Per un peggioramento, dal 2004 è anche assistita da un ventilatore meccanico notturno, ma dal 2015 è costretta ad indossarlo tutto il giorno e tutta la notte.

Kalida si è sempre espressa attraverso la poesia. In questo libro, come nel resto della sua produzione, prende spunto dai suoi problemi di salute, dalle esperienze di vita quotidiana e dalle sue amicizie, riuscendo ad esprimere il suo Io interiore, guidata dagli ideali di bellezza, positività e voglia di vivere nonostante le difficoltà (che nella sua vita non sono state poche).

Pubblicare questo nuovo libro di poesie – afferma l’autrice – mi fa sentire utile, perché il ricavo sarà donato all’UILDM per l’acquisto dei macchinari necessari al reparto che a fatica la dottoressa Crescimanno e la sua équipe riescono a tenere aperto. La crisi del Covid-19 ha messo a dura prova il reparto: usufruiamo di appena quattro posti letto e gli ambulatori sono stati dislocati in altri reparti e di conseguenza anche alcuni macchinari utili per la nostra patologia. Tutto questo ha spinto noi pazienti ad unire le nostre forze per poterli acquistare.

Siamo in un momento di cambiamento epocale, ma a noi persone abituate ad una certa sofferenza niente fa più paura, perché siamo abituate a combattere contro ogni tipo di male e a cambiare questo male in bene.

Questa metamorfosi la conosco perfettamente e ho scoperto che si chiama resilienza, una parola che negli ultimi tempi si sente dire spesso, ma che io ho compreso e ho scritto in poesia. Dicono che la poesia sia bellezza e che la bellezza salverà il mondo. Io con questo libro voglio salvare un posto di cura per aiutare chi soffre”.

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