La Grotta di San Teodoro, sito paleontologico di Acquedolci, nel messinese, farà da scenografia naturale al corto teatrale “Teras, Tiresia”, di Valeria La Bua, con Rita Buttafuoco, per la regia di Valeria La Bua e Davide A. Toscano (produzione Teras Teatro), in programma sabato 24 agosto alle ore 19 nell’ambito della rassegna “IL Sorriso degli Dei”, organizzata dal Parco archeologico di Tindari diretto dall’arch. Domenico Targia, con la direzione artistica di Anna Ricciardi. (Posti limitati, obbligatoria la prenotazione per chi non acquista sui circuiti on-line).
“Tra tutti i personaggi dell’antichità, quello di Tiresia – spiega Valeria La Bua – ci sorprende per la sua pregnanza. Tiresia è doppio e simbolico: è uomo e donna, cieco e indovino. Il suo destino è intimamente legato a quello della città di Tebe. La sua morte, infatti, segna, la fine del tempo dei miti. Tiresia è contraddittorio, ambiguo. È un personaggio contemporaneo e, in quanto tale, non collocabile. Tiresia ci interroga su temi estremamente attuali: l’identità (in particolare quella di genere) e il potere. Un potere spesso manipolatorio, che deforma la verità e la restituisce come cosa degradata, in cui la conoscenza è uno strumento per il controllo delle masse. L’identità di Tiresia, invece, si va costruendo, determinando un personaggio che scopre se stesso. Per sviluppare quest’indagine, l’autrice sceglie un linguaggio misto, che alterna registri diversi: da quello aulico della poesia ai detti triviali della lingua parlata. Un italiano evocativo e poetico, eppure sporco, che si impregna di siciliano, che si contamina. Una lingua mista, che a livello recitativo diventa organica, nuova. Non sappiamo, invece, chi è l’uomo che ha riportato in vita Tiresia, richiamandolo dal regno dei morti. Una cosa è certa: noi siamo lui, sia come pubblico che come officianti del rito. Siamo noi a rivolgere le domande all’indovino, siamo noi a volere raccontata una storia, sia pure inventata, purché sia bellissima. Siamo noi a voler essere ingannati da Tiresia, rassicurati dal fatto che “andrà tutto bene”. La visione del futuro, invece, disattende le speranze, perché non c’è niente di più osceno di dire la verità”.
Lunedì 26 agosto “Il Sorriso degli Dei” tornerà con nuovo appuntamento della sezione “Parole Alate – incontri di letteratura”. Alle 19 il teatro antico di Tindari farà da scenario a “Una conversazione im(possibile)”, di e con Matteo Collura insieme a Fabrizio Catalano (introduce Mario Patanè). Luigi Pirandello e Leonardo Sciascia saranno insieme, uno di fronte all’altro, infrangendo le barriere del tempo. In una dimensione sospesa tra sogno e memoria, eccoli vivi e vitali come non mai, a colloquio, protagonisti di un dialogo sincero, illuminante, chiarificatore. È quanto ha ideato Matteo Collura, biografo di entrambi gli scrittori. Al leggio ci saranno l’autore Matteo Collura e il regista Fabrizio Catalano (nipote di Leonardo Sciascia). (Ingresso gratuito).