Capo d’Orlando (Me): villa Piccolo messa all’asta, De Luca chiede alla Regione di acquisire il bene

La villa dove Lucio, Casimiro e Agata Giovanna Piccolo trascorsero gran parte della loro vita, a Capo d’Orlando, nel messinese, in contrada Vena, è stata messa all’asta dal tribunale di Patti. Da diversi anni, ormai, la villa insieme alla foresteria erano sede della fondazione “Famiglia Piccolo di Calanovella” che organizzava convegni, concerti, mostre, manifestazioni di ogni genere.

La villa, che ospita diversi mobili di pregio, un cimitero degli animali e che vide la presenza del famoso scrittore Giuseppe Tomasi di Lampedusa, cugino dei Piccolo di Calanovella, a redigere qui alcune pagine del suo celeberrimo “Il gattopardo”, potrebbe finire anche in mano a dei privati. Purtroppo la fondazione avrebbe accumulato un debito di circa 550.000 euro verso alcune banche derivante dal mancato pagamento di un mutuo. La base d’asta, fissata per il 5 novembre, parte da 2 milioni di euro.

E il mondo politico si è messo in moto. “Giù le mani dalla fondazione “Famiglia Piccolo di Calanovella” scrive il gruppo di minoranza del comunedi Capo d’Orlando “CambiAmo Capo”.

Per quanto riguarda i debiti della fondazione, che non sarebbe stato onorato il mutuo per la mancata erogazione di finanziamenti da parte della regione e per il mancato assolvimento dell’impegno da parte del comune di Capo d’Orlando relativo ad una convenzione firmata anni fa e per la quale c’è in corso una vertenza giudiziaria.

Relativamente alla vertenza, il capogruppo Renato Mangano ha sollecitato il presidente del consiglio comunale paladino, Cristian Gierotto; il segretario generale, Carmen Caliò; i dirigenti competenti in materia, a fornire ai revisori dei conti tutta la documentazione necessaria per la redazione di un dettagliato documento “al fine di valutare la veridicità del bilancio di previsione 2024-2026, in considerazione dell’imminente seduta consiliare del 10 agosto”.

Sulla vendita all’asta di villa Piccolo interviene anche il deputato regionale Antonio De Luca del Movimento 5 stelle che chiede al governo regionale di scongiurare la cessione della villa ai privati e chiede che venga acquisita al patrimonio regionale.

L’ARS – come rende noto De Luca – nel corso dell’ultima seduta di variazione di bilancio, ha approvato un ordine del giorno a prima firma proprio di De Luca riguardante villa Piccolo. L’immobile, sottoposto a vincolo dalla legge che tutela i beni di interesse storico e artistico, fa parte del patrimonio della fondazione istituita nel 1970 ed è attualmente adibito a casa museo. Ospita i pezzi più importanti del patrimonio della famiglia Piccolo, una considerevole biblioteca, le prime stampe delle poesie di Lucio Piccolo, le opere pittoriche di Casimiro Piccolo e le piante bellissime e rarissime del giardino di Agata Giovanna.

“Una eventuale assegnazione a privati – dichiara De Luca – finirebbe inevitabilmente per svalutare il valore economico di questo immobile e svilire la sua funzione sociale e culturale, sebbene sia sottoposto a vincolo. L’importanza storica e identitaria di Villa Piccolo impongono che la regione siciliana tenti di acquisire il bene al proprio patrimonio, al fine di consentire una migliore valorizzazione e fruizione del bene da parte dei cittadini, possibilmente con la collaborazione della fondazione Piccolo di Calanovella”.

“Ringrazio la collega Antonella Papiro – continua De Luca – per avermi informato sulla questione e, alla luce di queste considerazioni, con un ordine del giorno, ho chiesto al presidente Schifani e all’assessore ai beni culturali e identità siciliana, Scarpinato, di porre in essere ogni sforzo necessario per scongiurare la vendita di villa Piccolo ai privati, anche mediante partecipazione all’asta immobiliare di novembre”.

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