Aidone (En): uno spettacolo sul ritrovamento dei tesori di Morgantina

Sarà ancora una volta il parco archeologico di Morgantina ad Aidone, in provincia di Enna, ad ospitare l’evento “Tra mito e storia…Morgantina rivive”, giunto alla diciottesima edizione e voluto dall’archeoclub Aidone-Morgantina, presieduto da Cinzia Randazzo sotto la direzione artistia di Marco Savatteri.

Una manifestazione che celebra anche il 40esimo anniversario dell’apertura del museo di Aidone. Momento clou della manifestazione sarà lo spettacolo “Di nuovo Dea. La storia dei tesori ritrovati” di Marco Savatteri che andrà in scena il 2 agosto alla 19.00 per la regia della palermitana Giulia Caci, una giovane regista la quale nella sua carriera può già annoverare importanti collaborazioni con personaggi del calibro di Gabriele Lavia e Davide Livermore.

Un progetto davvero innovativo che ha coinvolto proprio i cittadini di Aidone che diventano protagonisti, insieme agli attori professionisti, di un’opera che narra la storia del ritrovamento dei tesori di Morgantina. In scena Francesca Pulvirenti e Isabella Luna Sciortino insieme alla compagnia Kalòs.

“Un progetto di teatro città – così come lo ha ribattezzato Marco Savatteri – perché la gente, appassionata della storia e della proprie tradizioni e radici, riesce a far rivivere una città antica”.

L’opera teatrale che si ammirerà il prossimo 2 agosto si ispira al libro “Caccia ai tesori di Morgantina” di Silvio Raffiotta: fu proprio lui, come giudice, a potare avanti l’inchiesta sui beni trafugati. E infatti, grazie allo spettacolo, si ripercorre la storia dei tesori che dai tombaroli vennero sottratti e finiti in America per mano di una organizzazione internazionale specializzata nel traffico illegale di opere dell’antichità. Ci fu una lunga battaglia giudiziaria per riportare questi tesori nel loro luogo natìo, una battaglia che viene proprio riproposta attraverso questo spettacolo.

“Il nostro scopo – dichiara la presidente Cinzia Randazzo – è quello di valorizzare il nostro patrimonio artistico-culturale: il sito di Morgantina è davvero un gioiello prezioso che ha bisogno di essere conosciuto in tutto il mondo. È bello che i nostri concittadini, ma anche quelli dei paesi limitrofi, diventino parte attiva di questo progetto e – grazie alla messa in scena indossando costumi d’epoca – riescano a immergersi in un passato ricco di storia, un passato grazie al quale abbiamo un presente e possiamo proiettarci al futuro. ‘Di Nuovo Dea’ narra una storia vera, affascinante, una storia che ha anima: la nostra” conclude la presidente.

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