Gravina (Ct) ricorda Rita Privitera, vittima del terrorismo

A Gravina di Catania è stata ricordata Rita Privitera, la giornalista del centro etneo, vittima di un attentato terroristicoa Sharm El Sheick, in Egitto, il 23 luglio del 2005. Il ricordo si è svolto presso la lapide situata all’interno del parco comunale San Paolo che dal 22 maggio dello scorso anno, data del suo onomastico, è a lei intitolato.

Quel giorno morirono i fratelli Giovanni e Sebastiano Conti e le rispettive compagne di vita, Daniela Maiorana e Rita Privitera, appunto, oltre alle sorelle Daniela e Paola Bastianutti da Matino (Le).  In tanti ricorderanno ancora quelle ore concitate e quei febbrili momenti in cui la Farnesina, unitamente all’allora rappresentante dell’unità di crisi del Ministero degli Esteri, Elisabetta Belloni, ed all’ambasciatore italiano in Egitto, Antonio Badini, si attivò subito appena diffusasi la notizia dell’attentato.

Questa giornata di commemorazione si pone sulla scia delle altre due, l’11 settembre, giornata internazionale dedicata alle vittime del terrorismo, ed 11 marzo, giornata europea in memoria delle vittime del terrorismo, ma ha in più la caratteristica di riguardare per l’appunto in particolare la comunità di Gravina.

Dopo la messa officiata da Padre Rosario Balsamo che ha convintamente rimarcato la condanna di ogni forma di violenza è stata la volta della deposizione da parte del sindaco di Gravina di Catania Massimiliano Giammusso, alla presenza dei genitori di Rita Privitera, di un simbolico mazzo di fiori proprio presso la lapide che ricorda la giornalista gravinese.

Per l’amministrazione comunale gravinese erano altresì presenti il presidente del consiglioc Salvatore Santonocito; i consiglieri Salvatore Calogero ed Emanuele Mirabella; la responsabile dell’ufficio di Gabinetto del sindaco, Agata Viola e, per l’associazionismo locale, il presidente della “Pro loco”, Salvo Fazio.

Il primo cittadino gravinese, in particolare, ha ribadito “la duplice importanza del valore della vita, intanto, che va difeso e tutelato sempre e comunque e, al contempo, della memoria che fa sì che Gravina non dimentichi Rita Privitera e le vittime del terrorismo tutte”.

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