Messina: Goletta verde, “acque tanto inquinate”

Situazione critica per le acque del lungomare Galatea ad ACitrezza, nel comune di Acicastello, nel catanese, e 10 dei 25 campioni prelevati risultano inquinati o fortemente inquinati. Più del 50% dei prelievi sono stati effettuati a mare. Sono questi i dati poco confortanti presentati oggi a Messina da Goletta Verde che ogni anno monitora le condizioni delle acque.

Alla conferenza stampa di Goletta Verde hanno partecipato questa mattina Tommaso Castronovo, presidente di Legambiente Sicilia; Alice De Marco, portavoce di Goletta verde; Liana Cannata, assessore al comune di Messina; Daniele TUmminello, sindaco di Cefalù e Francesco Terranova, comandante della capitaneria di porto di Messina.

Su 25 punti campionati da Goletta Verde dal primo al 9 luglio, d cui 20 presso spiagge e 5 presso punti critici delle foci, 15 risultano entro i limiti di leggee 10 superano tali parametri risultando inquinati o fortemente inquinati.

Sono cinque i punti più inquinati: si tratta della spiaggia di fronte al canale di piazza marina a Palermo; la foce del torrente Nocella di Palermo; la spiaggia presso pennello fronte oasi ecologica a Trapani, la foce del fiume Naro nell’agrigentino e la foce del fiume Palma nell’agrigentino. Questi siti hanno registrato una concentrazione di almeno una delle specie batteriche target sopra il limite e cinque fortemente inquinati: il mare presso la foce torrente Clachea a Palermo, la spiaggia L aPraiola nel palermitano, la spiaggia presso lo scarico del depuratore nel trapanese, il lungomare Galateanel catanese, la spiaggia presso la foce del torrente Macchia nel catanese, dove la concentrazione è più del doppio del limite stabilito dalla norma.

A preoccupare, in partcolare, sono i punti campionati a mare, sette punti su 20 presentano delle criticità. Per quanto riguarda i punti campionati in prossimità delle foci, 3 su 5 risultano al di sopra dei limiti di legge.

Nello specifico in provincia di Agrigento due punti inquinati, la foce del fiume Naro e la foce del fiume Palma a Palma di Montechiaro. Anche nella provincia di Catania sono due i punti fortemente inquinati, il lungomare Galatea in località Aci Trezza ad Aci Castello e la spiaggia presso la foce del torrente Macchia a Sant’Anna di Riposto nel comune di Mascali.

Nella provincia di Palermo 4 punti fuori dei limiti: di questi due punti inquinati, quello nella località porto di Cefalù, la spiaggia fronte canale presso piazza Marina e la foce del torrente Nocella nella contrada di S.Cataldo a Trappeto; sono risultati fortemente inquinati il mare presso la foce del torrente Ciachea a Carini e a Terrasini la spiaggia della Praiola sul L.re Peppino Impastato.

Dei 3 punti monitorati in provincia di Trapani, 2 punti campionati risultano entrambi fuori dai limiti di legge: la spiaggia presso il pennello di fronte all’isola ecologica sul lungomare Dante Alighieri è risultato inquinato, mentre il punto a Marinella di Selinunte nella spiaggia presso gli scarichi del depuratore a Castelvetrano è risultato fortemente inquinato.

Nel 50% dei punti è presente il cartello di divieto di balneazione, che aiuta la cittadinanza a capire dove non poter fare il bagno evitando rischi, mentre in tutti i punti che abbiamo monitorato quest’anno i tecnici non hanno mai rilevato i cartelli sulla qualità delle acque di balneazione.

La Sicilia deve ancora lavorare molto sull’efficientamento del sistema di depurazione – dichiara Alice De Marco portavoce di Goletta Verde. I 7 punti campionati a mare che sono risultati fuori dai limiti di legge sono un campanello d’allarme di una situazione critica non solo nelle foci dei fiumi. Ci auguriamo che le istituzioni sentano l’urgenza di intervenire e investigare sulle cause di questi problemi per non incorrere in nuove sanzioni dalla Comunità Europea. Non dimentichiamo che l’Italia è stata già condannata a 4 le procedure di infrazione per la mancata conformità alla Direttiva Acque Reflue, di cui quella del 2004 è arrivata alla sanzione pecuniaria, che grava sulle tasche dei cittadini e delle cittadine: sono più di 142 milioni di euro la somma che abbiamo già pagato in bolletta”.

L’efficientamento del sistema di depurazione deve essere una priorità per le nostre istituzioni, – dichiara Tommaso Castronovo, presidente di Legambiente Sicilia. Non possiamo più accettare situazioni diventate croniche come il lungomare di Galatea ad Aci Trezza, che da anni continua a risultare fortemente inquinato. Legambiente Sicilia farà un esposto alla procura sperando che questa situazione cronica possa essere finalmente affrontata e risolta. Non possiamo più aspettare, dobbiamo iniziare subito a porre rimedio, soprattutto in quei punti che risultano critici da anni”.

Osservato speciale: In Sicilia l’osservato speciale da Goletta Verde è il punto di prelievo presso il lungomare Galatea in località Aci Trezza nel comune di Aci Castello. Gli “osservati speciali”, novità di quest’anno, sono quei punti storicamente critici per i quali Legambiente ha deciso di ripetere i prelievi anche nei mesi che precedono il passaggio della campagna, a supporto della fotografia scattata nei mesi estivi.

Il punto in questione presenta una situazione annosa e critica che l’associazione denuncia e porta ai riflettori da molti anni, poiché in quell’area sussiste un inquinamento cronico da mancata o inefficiente depurazione. Seppur presente il cartello di divieto di balneazione, Legambiente ritiene che non sia possibile ancora restare a guardare e non agire per risolvere il problema, vista che nell’area esistono anche attività di noleggio pedalò e canoe. Per questo l’associazione ambientalista è pronta a fare un esposto, perché questa situazione cronica venga presa in carico dalle autorità competenti, e si possa finalmente risolvere per il bene delle cittadine e dei cittadini.

Quest’anno ricorrono i trent’anni della Legge Galli che, nel 1994, rivoluzionò l’organizzazione del servizio idrico integrato, prevendendo una gestione unitaria e integrata per l’insieme dei servizi di captazione, adduzione e distribuzione di acqua ad usi civili, di fognatura e depurazione delle acque reflue.

È proprio quest’ultima la parte del ciclo su cui si concentrano le campagne di Goletta Verde e Goletta dei Laghi. La depurazione resta uno dei tasti dolenti nel nostro Paese, con 910 agglomerati per i quali sono state rilevate situazioni di non conformità ai requisiti della Direttiva sulle acque reflue (91/271/CE). Secondo gli ultimi dati disponibili del MASE (dicembre 2023) in Sicilia ci sono ancora 245 agglomerati in procedura di infrazione, secondo la valutazione di conformità espressa dalla Commissione Europea.

Nel PNRR sono stati individuati interventi di ammodernamento delle reti fognarie italiane e di adeguamento dei sistemi di depurazione che andranno, in parte, a sanare queste non conformità, in parte a costruire nuove infrastrutture ove prima mancavano. Il decreto ministeriale del 9 agosto 2023 individua 176 progetti che riceveranno il finanziamento dei fondi stanziati. Per la regione Sicilia, in particolare, sono 19 gli interventi ammessi a finanziamento e che andranno ad intervenire in situazioni sottoposte a infrazione comunitaria.

Giunta alla 38esima edizione, Goletta Verde pone l’attenzione su diverse tematiche estremamente attuali come la depurazione, la lotta alla crisi climatica, la salvaguardia della biodiversità e la lotta alle illegalità. L’eolico off-shore sarà ancora una volta protagonista di alcune tappe per porre l’attenzione sulle energie rinnovabili e la transizione energetica, perché senza l’energia prodotta dal vento sarà impossibile raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione al 2030.

 

Commenti
Caricamento...

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi