Intrighi di potere, misteri e segreti sono al centro del film ‘Le confessioni’, in programma questa sera nella Villa Belvedere di Acireale, nel catanese, nell’ambito della rassegna cinematografica “Le stranezze di Roberto Andò: da Tomasi di Lampedusa e Luigi Pirandello”, organizzata dal Comune di Acireale, con il patrocinio e il sostegno della Regione Siciliana e con la direzione artistica di Mario Patanè. Ieri il regista palermitano, a cui è dedicata la rassegna, è giunto ad Acireale con la moglie Lia Pasqualino, affermata fotografa, le attrici Valeria Solarino e Donatella Finocchiaro, e il critico cinematografico Fabio Ferzetti.
A gennaio uscirà ‘L’abbaglio’, nuovo film di Andò, ambientato in Sicilia durante la spedizione dei Mille. “E’ un film che racconta un retroscena poco noto della spedizione – ha spiegato il regista – E ovviamente si insinua come sempre un dato fantastico che poi dà il tono al film”. Tanti gli amici che ieri sono giunti ad Acireale per omaggiare il regista. Tra loro Silvano Nigro, filologo, critico letterario e docente universitario, e Ferdinando Scianna, maestro della fotografia.
“Tra le cose che hanno avuto maggiore influenza nella mia formazione – ha detto Andò – ci sono sicuramente la scrittura letteraria di Leonardo Sciascia e le fotografie di Ferdinando Scianna. Con entrambi è nata un’amicizia. Silvano Nigro l’ho conosciuto dopo ma lo conoscevo già da tempo attraverso i suoi libri. Sono contento di essere qui per il carattere affettuoso di questa manifestazione organizzata da Mario Patanè, che mette insieme anche gli amici dei ‘festeggiati’”.
Al termine del dibattito è stato proiettata la pellicola ‘Viaggio segreto’, un percorso complesso nei rapporti tra un fratello e una sorella, accomunati da un trauma familiare. “Lavorare con Roberto è stata un’esperienza meravigliosa – ha detto Valeria Solarino, protagonista del film – Sono stata guidata in questo personaggio e accompagnata con grande delicatezza, con eleganza. Tanti aspetti del mio personaggio li ho compresi realmente una volta visto il film in sala, in mezzo al pubblico. Tanti aspetti della sua fragilità, della sua inquietudine, del mistero che si portava dietro questo personaggio, non li ho messi consapevolmente in scena ma sono stata guidata da Roberto, che ha sempre seguito tutto con grande attenzione a ogni dettaglio, anche estetico. Mi ricordo – ha concluso – che c’era sempre una grandissima cura per le cose”.
Nel cast anche Donatella Finocchiaro, all’epoca agli esordi cinematografici. “Credo sia stato il mio quarto film – ha raccontato l’attrice – Nel 2002 avevo esordito in ‘Angela’, il film di Roberta Torre. Ero davvero alle prime armi, erano le mie primissime esperienze. Quando Roberto mi ha chiamata e mi ha offerto questo ruolo, che io ricordi non mi ha fatto nemmeno il provino, era sicuro di volere me. E per me è stato meraviglioso. Avevo visto i suoi film e volevo assolutamente lavorare con lui. E poi è iniziato un viaggio artistico con Roberto. Abbiamo fatto delle cose a teatro, uno spettacolo insieme. Insomma, c’è stato un percorso bellissimo, professionale e di amicizia”. Questa sera, nella penultima giornata della rassegna, saliranno sul palco per il dibattito condotto dalla giornalista Simona Pulvirenti, Roberto Andò, il critico cinematografico Jean A. Gilli e il giornalista Marco Olivieri. Toni Servillo interverrà in collegamento video.