“Alla fine, come temevamo, la liberalizzazione del mercato del gas, ha portato ad un completo caos nelle bollette e gettato i consumatori in una giungla selvaggia dove, sempre più spesso, si ritrovano contratti non richiesti oppure ad aver aderito ad offerte che solo apparentemente possono sembrare vantaggiose”.
Queste le parole del segretario regionale dell’associazione dei consumatori Centro per i Diritti del Cittadino- “CODICI SICILIA” Avv. Manfredi Zammataro in merito ai dati forniti dalla Confederazione Generale Italiana dell’Artigianato (CGIA). Dall’analisi si evince infatti che, per quanto riguarda il gas, sul mercato libero in nessuna città italiana si registrano tariffe più convenienti rispetto al regime di vulnerabilità regolato da Arera in precedenza. Al contrario il costo delle bollette risulta più alto.
“Stessa cosa succederà il 1° luglio di quest’anno, con la fine del mercato di tutela per l’energia elettrica- prosegue l’avvocato Zammataro- milioni di utenti non sono ancora preparati per affrontare un simile passaggio e si rischia un’ulteriore drammatica mazzata al bilancio di moltissime famiglie che, secondo gli studi presentati dal Centro di formazione e ricerca sui consumi (Crc), si ritroveranno a pagare anche poco meno di 2.000 euro annui in più rispetto alla bolletta media del Servizio a tutele graduali. In questo contesto assume ancor più rilevanza mettere in guardia i consumatori da offerte che solo apparentemente possono sembrare vantaggiose.
Bisogna acquisire piena consapevolezza dei propri diritti, leggere attentamente le bollette, verificare se i consumi richiesti sono corretti e soprattutto- in caso di anomalie- attivarsi per contestare le richieste illegittime. La nostra attenzione sul tema resta massima – conclude il segretario regionale- abbiamo anche attivato ormai da tempo lo sportello “SOS BOLLETTE” formato da professionisti esperti del settore, pronti a fornire supporto ai consumatori che si rivolgono presso le nostre sedi al fine di offrire loro informazioni e consigli pratici oltre, naturalmente, la necessaria assistenza che gli permette di ottenere giustizia”.