Domani, sabato 22 giugno, il collettivo siciliano si esibirà live all’auditorium Rai di Palermo che presenterà i brani dell’album “Cunti e mavarii pi megghiu campari”. La band, formata da Daniele Grasso (acoustic, electric, slide, guitars, bass, sinth, sinth bass, programming, sound&noises, vox); Peppe Scalia (drums, percussioni, blues harp, voce); Umberto Arcidiacono (sinth bass, basso, blues harp, voce); Elisa Milazzo (cori, voce, percussioni) e Maurizio Musumeci (voce rap), ,presenterà il nuovo disco.
“Si dice che sia l’età dall’ansia questa, che è un sentire diffuso ovunque – racconta la band -. La musica non è la cura ma certo aiuta e da sempre. I brani di questo album provano a parlare sia alla testa che a tutto ciò che sta sotto la cintura. Raccontiamo di grandi storie e di piccole magie e per farlo soprattutto, usiamo la nostra lingua, non ad omaggiare tradizioni passate ma a farle rivivere oggi, con i modi anche brutali di oggi, con la voce della nostra gente, che certo conosce la lingua com’era, ma la coniuga al presente, nel presente dell’Isola, modellando parole e suoni e incrociandole con altre lingue… andiamo dal Simeto al Mississippi, nei sud del mondo per farci capire. D’altronde noi siamo RadioSabir e il Sabir è una lingua franca, una lingua per chi vuole comunicare”.
Il disco è stato registrato e mixato da Daniele Grasso, che si è occupato anche della produzione artistica, testi e musica (eccetto “E resta ‘cca” d. grasso/m. musumeci), per Dcave Records a The Cave Studio di Catania. Il mastering è a cura di Eleven mastering. I testi rap in Na buttughia i vinu, U munnu sta cangiannu sono di Dinastia. La voce in “Iarrusa” e in ‘Na buttighia i vinu è di Vanessa Pappalardo. Al disco ha collaborato Cesare Basile con lo ngoni in ‘U ferru, ‘U munnu sta cangiannu e con la chitarra tenore in Seggia sghemba e ‘A rivoluzioni un si fa chi social. Lallazione in Voodoo med è di Gianmarco Scalia. Cori: Alessandra Rizzo, Paola Innao, Alex Lionti, Gaetano Di Bartolo, Giusi Sambataro, Sonia Pitiddu. Prodotto da: Dcave records, Peppe Scalia e Daniele Grasso.