“Strategia nazionale per l’uguaglianza dei generi”. È il tema del workshop Fem-Able che si è svolto nella sala Martorana di palazzo Comitini di Palermo. Il tavolo tecnico, patrocinato dalla città metropolitana di Palermo, è stato aperto da Fabrizio Ferrandelli, assessore all’innovazione digitale e rapporti funzionali con SISPI che ha portato i saluti del sindaco Lagalla.
“Da sempre – dichiara – sono impegnato in prima linea per la tutela dei diritti e in particolar modo per l’uguaglianza di genere e le pari opportunità. Nella consapevolezza che il nostro Paese deve compiere ancora tantissimi passi avanti soprattutto per liberare l’accesso alle donne in settori strategici dalla politica ai vertici decisionali. Un tema che è necessario affrontare anche in termini di gender pay”.
Sulla stessa linea anche l’avvocato Ninni Terminelli, presidente del comitato pari opportunità dell’ordine degli avvocati di Palermo, che ha dichiarato: “Il tema delle pari opportunità rappresenta in Italia e in Europa una grande sfida del futuro. L’incontro a palazzo Comitini nell’ambito di FEM-ABLE si è rivelato molto proficuo perché ha fornito uno spaccato sulle condizioni del nostro Paese. Fieri di dire che è stato fatto un importante lavoro e che sono stati fatti molti passi avanti, tuttavia la strada verso una concreta realizzazione degli obiettivi è ancora molto lunga”. E ancora Martina Gangi, responsabile per la sede di Palermo della Global Thinking Foundation, che ha precisato: “È stato un workshop estremamente interessante su tematiche importanti sulle quali bisogna Lavorare costantemente per proporre soluzioni concrete in collaborazione con altri paesi, al fine di sviluppare strategie definitive per raggiungere l’equità in ogni campo”.
Insieme a Concetta Di Benedetto, responsabile UO benessere e welfare del comune di Palermo, e all’onorevole Daniela Dioguardi, si è discusso delle barriere che ostacolano la partecipazione delle donne alla vita politica e decisionale. Ma anche della questione della violenza psicologica e del mobbing, spesso praticati da donne nei confronti di altre donne, e della necessità di interventi a livello educativo per contrastare tali fenomeni. “[…] non basta essere donna per essere femminista” ha detto l’onorevole Dioguardi, ricordando come molte donne tentino di guadagnare rispetto e autorevolezza adottando comportamenti aggressivi tipici di una mascolinità tossica.
A tal proposito, l’onorevole PD Antonello Cracolici, presidente della commissione antimafia all’ARS, nel sottolineare i risvolti positivi di un equo accesso delle donne alle carriere professionali, ha aggiunto: “Creare una cultura del rispetto è necessario non solo per garantire uguali diritti e tutele per le donne, ma indispensabile se vogliamo un futuro diverso per le nuove generazioni. Ci sono battaglie concrete che possono essere intraprese subito, dall’accesso equo ai vertici delle professioni alla parità salariale. L’entrata delle donne nelle istituzioni ha mutato l’organizzazione del lavoro, per cui ad esempio un consiglio comunale ora si fa nelle ore diurne, mentre prima si svolgeva quasi sempre di notte. La battaglia di avanzamento per l’equità di genere è continua: ogni diritto conquistato porta a una battaglia successiva, dobbiamo promuovere il cambiamento per arrivare a nuove conquiste sul piano dei diritti civili e sociali, e questo riguarda la vita di tuttɜ”.
La presentazione della strategia FEM-ABLE per l’uguaglianza dei generi nell’ambito politico e decisionale da parte di Nuria Casablanca, project manager CESIE ETS, ha coinvolto attivamente le partecipanti che hanno proposto diverse azioni concrete per una vera partecipazione democratica e uguaglianza di genere.
“Incontri come questo sono preziosi per sviluppare sinergie tra associazioni che, in modo diverso, lavorano per sensibilizzare le persone al tema del gender gap, che nella sua reale portata è poco conosciuto. Le operatrici del CESIE ETS hanno creato un clima di collaborazione e di confronto autentico che ha stimolato riflessioni profonde che sono fondamentali per elaborare proposte per un problema così complesso” ha riferito l’architetta Milena Gentile, presidente dell’Associazione Emily.
FEM-ABLE promuove infatti anche azioni di sensibilizzazione dell’opinione pubblica creando reti politiche – a livello locale e comunitario – per l’uguaglianza dei generi in tutti gli ambiti educativi, professionali e di vita sociale. A tal riguardo, Francesca Cerami, presidente di IDIMED, ha dichiarato: “Interessante progetto per la sua capacità di leggere la complessità del fenomeno e mettere in gioco diversi livelli di intervento. Ricco di esperienze differenti, il gruppo di lavoro ha catalizzato il lavoro di confronto e interscambio, unitamente alla proposta formativa ed educativa. Stimolanti le metodologie didattiche utilizzate che hanno reso particolarmente gratificante l’esperienza”.
“Credo che in materia di pari opportunità, le donne stesse possono fare molto quando hanno un’occasione. Nel mio comune abbiamo riattivato la consulta delle donne e personalmente ho nominato tre donne come assessori. Più spazi riusciamo a conquistare e condividere, meglio è. Faccio molto affidamento sulle mie “sorelle” nell’attivismo politico del nostro paese”. Queste le parole di Elisabeth Smith, sindaco di Bolognetta.