Il gruppo musicale Sistanagila, composto da musicisti provenienti da Israele e dall’Iran ha tenuto una serie di concerti in Sicilia nell’ambito del programma europeo “Culture moves Europe”.
Quella di ieri al San Rocco di Trapani è stata una performance musicale di grande suggestione. Yuval Halpern alla voce, Omri Abramov al sassofono, Hemad Mansouri alla chitarra, Jawad Salkhordeh alle percussioni, Avi Albers Ben Chamo al contrabbasso, ai quali si sono aggiunte come ospiti Bruna Perraro alla voce e al flauto traverso, e Giana Guaiana alla voce, chitarra e percussioni hanno proposto un programma coerente con la missione del gruppo, che è quella di creare un dialogo interculturale attraverso la musica.
In un momento segnato da tensioni politiche internazionali, i Sistanagila incarnano la possibilità di trasformare il conflitto in armonia. Attraverso un profondo scambio artistico, i musicisti hanno amalgamato secoli di tradizioni musicali ebraiche e iraniane, combinando melodie folkloristiche, religiose e tradizionali, attingendo anche alla tradizione siciliana.
Il tutto all’interno di uno spazio museale ricavato all’interno dell’oratorio San Rocco, storico luogo del culto cristiano. Il risultato è stato un ponte sonoro unico che ha superato confini culturali, nazionali e religiosi. Il concerto non è stato solo un’esibizione ma un’esperienza di integrazione e cooperazione. Gli spettatori hanno potuto vivere la potenza della musica nel superare le barriere e nel costruire connessioni umane significative.
SISTANAGILA rappresenta un faro di speranza e un esempio di come l’arte possa fungere da catalizzatore per il dialogo e la comprensione reciproca, anche in tempi di divisione e incertezza.