I devastanti effetti del crack, soprattutto sui giovani, saranno il tema del quinto incontro organizzato dal comune di Riposto in sinergia con l’istituto d’istruzione superiore locale nell’ambito del ciclo di appuntamenti denominato ‘(e)Venti di legalità’. La conferenza, dal titolo ‘Emergenza crack tra i giovani: dalla prevenzione al recupero’, vedrà ospiti il dott. Francesco Zavatteri, che ha perso il figlio Giulio a soli 19 anni per overdose, e la dott.ssa Beatrice Corbo, responsabile del SerD (Servizi per le Dipendenze patologiche) di Giarre.
Al centro dell’incontro la testimonianza del padre della giovane vittima che, dalla morte del figlio, ha iniziato un’attività di sensibilizzazione con l’associazione ‘La Casa di Giulio’, con cui nei mesi scorsi ha aperto uno sportello a Ballarò, nel cuore di Palermo, per aiutare chi vive il dramma della tossicodipendenza. Sarà anche l’occasione, grazie al qualificato intervento della dott.ssa Corbo, per fornire i dati sulla diffusione della sostanza nel comprensorio ionico etneo e sulle attività di prevenzione e recupero.
“Tengo particolarmente a questo incontro perché si tratta di un tema che potenzialmente può toccare tutti noi da vicino – dichiara il sindaco di Riposto, Davide Vasta – La fragilità dei ragazzi, dei nostri figli, non sempre di facile comprensione e non sempre il frutto di disattenzione da parte delle famiglie, può spingere i giovanissimi ad assumere sostanze stupefacenti e a cadere nel tunnel della dipendenza. Come istituzione vogliamo che di droga, e di crack in particolare, si parli nelle scuole, tra i ragazzi, per spiegare loro che le sostanze stupefacenti non possono rappresentare un rifugio ma una condanna. Io ringrazio di cuore il dott. Zavatteri che verrà da Palermo per donarci la propria testimonianza su una vicenda dolorosissima conclusasi nel peggiore dei modi. Ringrazio anche la dott.ssa Corbo – conclude il primo cittadino – che ci fornirà un quadro aggiornato sulla diffusione anche nei nostri territori di questa droga così pericolosa”.
“La scuola, anche in collaborazione con enti e associazioni, è il luogo privilegiato per la formazione dei futuri cittadini, il luogo dove gli studenti hanno modo di imparare a stare con gli altri, acquisire valori, informazioni, conoscenze per diventare degli adulti responsabili – dichiara la dirigente scolastica Rosalba Mingiardi –La prevenzione dell’uso delle sostanze stupefacenti è un tema per noi molto importante. La testimonianza diretta di chi ha vissuto una tragedia così grande come la perdita di un figlio e di chi lavora quotidianamente sul territorio per contrastare la diffusione delle droghe rappresentano per gli alunni un momento di crescita. Vogliamo che i nostri ragazzi siano consapevoli dei pericoli che corrono assumendo droghe. Incontri come questo – conclude – rappresentano un fondamentale momento di confronto che la scuola deve offrire”.