A Modica, nel ragusano, la scuola per assistenti sociali Francesco Stagno d’Alcontres ospiterà il seminario conclusivo del progetto di ricerca-azione “Generazione Z e social per un’indipendenza digitale” a cui parteciperanno gli studenti delle scuole superiori, assistenti sociali, animatori giovanili e a cui è invitata tutta la comuntà locale impegnata nei processi educativi degli adolescenti.
La ricerca-azione ha rilevato dati di natura quantitativa e qualitativa sul rapporto fra i giovani e il mondo digitale (abitudini, conoscenze, paure, difficoltà vissute e aspirazioni), che verranno analizzati insieme ai partner coinvolti e alle istituzioni locali interessate. Inoltre, ha permesso di orientare gli adolescenti coinvolti verso un approccio positivo al problema e di avviare interventi di prevenzione rivolti a loro come destinatari e agli adulti come indispensabili co-attuatori.
Il seminario, patrocinato dall’università degli studi di Messina, dal comune di Modica, dall’ordine degli assistenti sociali della regione siciliana e dall’associazione Casa delle donne di Ragusa, costituisce un’occasione di approfondimento del rapporto tra Generazione Z e Social Media per promuovere una indipendenza digitale consapevole.
Il programma prevede interventi di esperti del settore, professionisti e rappresentanti delle istituzioni. Dopo i saluti di Gian Piero Saladino, direttore della scuola; del sindaco di Modica, Maria Monisteri; del coordinatore del corso di laurea in scienze del servizio sociale di Unime, Francesco Martines; del presidente Croas Sicilia, Giuseppe Ciulla e di dirigenti scolastici degli istituti superiori che hanno partecipato al progetto, il dr Corrado Parisi, ideatore e coordinatore della ricerca-azione modererà i lavori della mattina.
Sono previsti panel tematici su argomenti quali: “Figli delle app, lenuove generazioni digital popolari e social dipendenti” a cura di Francesco Pira, docente Unime di sociologia dei processi culturali e comunicativi; “Fuori dalle bolle…social” a cura di Giuseppe Raffa, pedagogista-coordinatore dell’ambulatorio antibullismi dell’Asp Ragusa; “Studiare i giovani oggi: un tema di ricerca fondamentale” a cura della, Lidia Lo Schiavo, docente unime di Sociologia generale. Concluderà questa parte Tonino Solarino con una relazione su “Adultità e chiarezza nel ruolo educativo”.
Infine, saranno presentati “I laboratori di socialità” condotti da Veronica Cappello Rizzarello, Gloria Licitra e Noemi Solarino. I risultati dei questionari e delle interviste saranno esposti dall’assistente sociale Ludovica La Ferla e commentati da Corrado Parisi. I lavori riprenderanno poi nel pomeriggio con la presentazione conclusiva del PCTO, percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento dal titolo “Pari e imPari: laboratorio contro la violenza di genere per la promozione di stili educativi fondati sulla parità e l’uguaglianza”. La dottoressa Carla Belluardo riassumerà l’impianto del percorso formativo da lei coordinato e riconosciuto dall’università di Messina insieme a Lisa Iudice e Paolo Cultrera, che ha visto protagonisti gli studenti delle classi quarte dell’istituto superiore statale Giovanni Verga, indirizzo linguistico, scienze umane ed economico sociale.
Sarà l’occasione per condividere con tutti i partecipanti l’esito di una best practice legata all’uso educativo della digitalizzazione su un tema di forte rilevanza sociale quale, appunto, la violenza di genere.
“La giornata di studi e di confronto – dice Gian Piero Saladino – si inserisce in un anno di lavoro della Scuola per i Giovani e con i Giovani: il progetto “Generazione Z”, il PCTO sulla violenza di genere, la ricerca sociale sui bisogni dei giovani nel Distretto SS n.45, il corso di aggiornamento su prevenzione e accompagnamento in uscita dalla devianza e criminalità, il seminario su formazione e lavoro per la risocializzazione dei minori detenuti o in esecuzione penale esterna, sono tappe di un percorso organico di studio e di servizio offerto al territorio per non dimenticare l’importanza prioritaria del futuro possibile delle nuove generazioni. Giovedì servirà per capire insieme “chi” sono i giovani oggi e “cosa fare” con quelli – tutti – che vivono proiettati nella società digitale, per renderli protagonisti consapevoli della loro crescita personale e comunitaria”.