Oggi di fronte alla sede della prefettura di Messina, i lavoratori diretti della centrale elettrica A2a di San Filippo del Mela, hanno protestato, mentre i loro colleghi dell’indotto si trovavano nel piazzale della centrale, sempre per protestare. Per le prime quattro ore i dipendenti si sono astenuti secondo la protesta proclamata da Filctem Cgil, Flaei Cisl e Uiltec Uil.
Tutto è nato dopo aver preso atto dell’assenza di prospettive per il sito che, dopo la fuoriuscita dagli idrocarburi, ha intrapreso la strada della fine del ciclo produttivoe i progetti aziendali del nuovo polo tecnologico. Il prefetto di Messina, COsima Di Stani, questa mattina ha ricevuto una delegazione dei sindacati alla presenza delle Rsu e dei segretari confederali di Cgil, Cisl e Uil Pino Foti, Antonino Alibrandi e Ivan Tripodi.
Al prefetto è stata illustrata la drammatica situazione dei lavoratori della centrale A2a ed è stata rinnovata la richiesta di un tavolo di confronto. Il prefetto lo ha concesso e a breve convocherà l’azienda per fare il punto della situazione con le organizzazioni sindacali dei lavoratori diretti e dell’indotto.
Successivamente il prefetto di Messina convocherà un secondo tavolo con gli attori istituzionali di provincia e regione. “Si tratta – dichiarano i rappresentanti dei sindacati – di un primo passo importante che certamente non esaurisce il ventaglio di richieste che si riassume in un concreto piano di riconversione. Occorre verificare, intanto, la volontà dell’azienda e definire impegni, risorse e tempi. Per questo è necessario – concludono i sindacalisti – che l’attenzione resti alta”.