In un’epoca dominata dalle piattaforme streaming e dai consumi individuali, le associazioni di cultura cinematografica assumono un ruolo fondamentale: organizzano rassegne, incontri con registi e attori, corsi di formazione, laboratori didattici e altre attività di sensibilizzazione rivolte a un pubblico di tutte le età; svolgono un ruolo prezioso nel valorizzare il cinema d’essai e le produzioni indipendenti, spesso invisibili nei circuiti commerciali; offrono un importante spazio di incontro e confronto, dove appassionati e cinefili possono condividere la loro passione per il cinema; difendono i diritti del pubblico e ne sono i primi rappresentanti nei confronti delle istituzioni, tutelando la diversità e la pluralità del cinema e allontanando il rischio – sempre presente – che questo diventi sempre più omologato e che i gusti del pubblico vengano sacrificati in nome del profitto.
Sostenere le associazioni di cultura cinematografica, che peraltro agiscono in ottica di volontariato spesso in territori del tutto privi di presidi culturali e di strutture pubbliche e private per la proiezione cinematografica e la formazione di cittadini consapevoli e critici, significa investire nel futuro del cinema e della cultura.
Desta, dunque, preoccupazione l’assenza delle associazioni nazionali di cultura cinematografica agli Stati Generali del Cinema in Sicilia, convocati a Siracusa dalla Regione Siciliana dal 12 al 14 aprile con grandissimo dispendio di risorse economiche “per approfondire il dibattito sul sistema audiovisivo in Italia”.
Una scelta che appare come un’occasione persa per un confronto aperto e costruttivo con chi opera per il presente e il futuro del sistema cinematografico nazionale 365 giorni l’anno.
Sicuramente le associazioni di cultura cinematografica, con la loro esperienza e competenza, avrebbero potuto dare un contributo significativo al dibattito, ed è pertanto auspicabile che in futuro la Regione Siciliana ponga maggiore attenzione al loro ruolo, riconoscendolo anche istituzionalmente nelle more di un nuovo impianto legislativo a tutela del pubblico e per la promozione del cinema e della cultura.
A tal proposito, per iniziativa di FICC – Sicilia, organismo di rappresentanza regionale della federazione italiana dei circoli del cinema, nel prossimo mese di novembre si organizzeranno gli Stati Generali dei Cineclub in Sicilia, un evento importante che darà voce ai cinecircoli provenienti da tutta la regione siciliana e che sarà l’occasione per discutere del ruolo dell’associazionismo culturale e cinematografico, del dialogo con le istituzioni e di prospettive condivise per lo sviluppo di politiche comuni di media education e formazione del pubblico.
“L’associazionismo cinematografico è tutt’altro che un fenomeno marginale”, afferma Francesco Torre, segretario di FICC – Sicilia. «Solo nell’ambito del nostro centro regionale raggruppiamo oltre 20 associazioni, siamo presenti in tutte le province siciliane, organizziamo annualmente 6 festival cinematografici, contiamo più di 2.000 soci tesserati e le nostre attività coinvolgono in media tra i 50.000 e i 100.000 spettatori l’anno. Gli stati generali dei cineclub offriranno l’opportunità di comprendere appieno le responsabilità di una rappresentanza così ampia e ci indicheranno direzioni, obiettivi e strategie per guidare i cambiamenti in atto nelle modalità di fruizione del cinema a difesa del pubblico, della creatività degli autori e della diversità culturale», sottolinea Torre.
Agli stati generali dei cineclub in Sicilia hanno già aderito, oltre alla FICC (Federazione Italiana dei Circoli del Cinema) anche il CSC (Centro Studi Cinematografici), il CINIT (Cineforum Italiano) e le associazioni siciliane aderenti a FIC (Federazione Italiana Cineforum) con il patrocinio di IFFS (International Federation of Film Societies).
L’evento sarà ospitato al cinema Lux di Messina nell’ambito del festival dei circoli del cinema, iniziativa promossa dal cineforum Orione, storica associazione di cultura cinematografica riconosciuta dal ministero della Cultura.