Saranno diversi i libri presentati all’istituto Gramsci siciliano di Palermo. Primo appuntamento per mercoledì 17 aprile alle 17.00 con la presentazione del libro “Ogni uomo è scienziato. Dialettica e scienze della natura nei quaderni del carcere di Gramsci” di Giuliano Guzzone. Il volume intende riconsiderare una questione controversa nel panorama ormai vasto degli studi gramsciani. L’attitudine di Gramsci nei riguardi dello statuto del mondo naturale e dei saperi che lo concernono.
A tal fine si adotta un approccio filologico, storico-critico e diacronico, valorizzando le acquisizioni dell’edizione nazionale degli scritti gramsciani e impiegando competenze trasversali che vanno dalla storia della filosofia a quella della scienza, dall’epistemiologia all’economia politica. In questo modo l’autore restituisce il profilo di un Gramsci capace di tenersi distinte, pur non senza oscillazioni e ambiguità, così dal realismo nelle sue diverse forme, come dalla riduzione idealistica della natura a negatività o apparenza, nonché di cogliere nel rapporto con la sfera del senso comune il carattere pratico e quindi politico, di ogni forma di conoscenza, compresa quella scientifica.
Giovedì 18 aprile alle 17,30, invece, sarà presentato il libro “La passione del pensare in tempi scompigliati” di Gianfranco Perriera. In tempi bui gli intellettuali sono messi alla porta, ma non cessano di essere necessari. Sono la finestra sull’altro e sull’oltre, senza fumosi misticismi. Sono la parola che si fa discorso e rifugge dalla chiacchiera, dallo slogan, dall’ammiccamento. Sanno resistere alla rete della civiltà di massa senza rinunciare alla comunicazione. Sono la voce che sa della memoria, si tuffa nel presente e apre al futuro.
Altro appuntamento per venerdì 18 aprile alle 18.30 con lo spettacolo teatrale “Un grido forte con la guerra” di Maria OCchipinti. Uno spettacolo promosso dall’Anpi in collaborazione con l’istituto Gramsci siciliano, l’UDI Palermo – biblioteca delle donne, centro di consulenza legale, Cgil e Arci Palermo. Un progetto ideato da Francesca Martino che vede la regia di Elena Pistillo e in scena Francesca Martino, Elena Pistillo. Introdurrà lo spettacolo Daniela Dioguardi.
Lunedì 22 aprile alle 17.00 sarà presentato il libro “Femminismo di periferia. Una prospettiva inclusiva e interiezionale” di Martina Miccichè. Dall’essere marginali alla presa di coscienza di venire marginalizzati, fino alla sfida di diventare centrali nel cambiamento sociale. Nelle pagine di questo libro si parla di periferia, come oggetto e soggetto, come ambiente sociale, come costruzione, come spazio di espulsione e identità, nonché dei processi di periferizzazione nelle città e nel globo. Si parla anche del centro inteso come centro cittadino geografico, ma anche come centro e spazio di accumulo del potere, in cui attraverso un sistema ramificato e iniquo, vengono mantenute le disuguaglianze e l’ingiustizia sociale. In particolare, l’autrice si sofferma sull’organizzazione sessista delle città, sul razzismo urbano e istituzionale, analizza gli stereotipi di genere portando in primo piano soggetti spesso silenziati e questioni che difficilmente vengono in mente quando si parla di periferia, come la crisi climatica e l’espulsione degli animali non umani.