Castelbuono (Pa): al via il laboratorio esperienziale di arti visive

Il museo civico di Castelbuono, nel palermitano, ha avviato in collaborazione con BCsicilia, un progetto per realizzare un laboratorio psicologico-esperienziale delle arti visive attraverso attività di gruppo. Il percorso coinvolge soggetti adulti mediante le arti grafiche, pittoriche, fotografiche ed altri medium visivi, con la partecipazione di istituzioni museali, accademiche e scolastiche.

Il workshop e il laboratorio psicologico-esperienziale di arti visive, curato da Giuseppe Rotondo, psicologo, psicoterapeuta e ideatore del progetto, presidente della sede BCsicilia di Castelbuono, prenderà il via domani, venerdì 12 aprile alle 16.30 al museo Civico di Castelbuono. La presentazione è a cura di Alfonso Lo cascio, presidente regionale di BCsicilia e di Maria Rosa Sossai, progetti partecipativi del museo civico di Castelbuono.

L’iniziativa è orientata all’attuazione di un “percorso connesso alla psicologia dell’arte”, attraverso l’attuazione di workshop per la realizzazione di un “laboratorio psicologico-esperienziale” collegato all’ambito delle arti visive, con attività che si svolgeranno in gruppo .

Il programma viene sviluppato esaminando l’impatto che la bellezza di un quadro o di una scultura generano sulla dimensione psicologica del soggetto che osserva (sia sul piano coscienziale che emozionale), e l’itinerario si dipana attraverso l’analisi dei processi psicologici legati alla rappresentazione soggettiva dell’opera d’arte, relativamente alle sensazioni interiori correlabili alla percezione della luce, del colore, della forma insite nella stessa.

La partecipazione al laboratorio si traduce in un’esperienza introspettiva e di interiorizzazione che mette il soggetto nelle condizioni di percepire le dinamiche interiori e le modificazioni dei propri stati di coscienza.

L’intento è quello di tracciare una linea di indirizzo che si traduce in un “percorso esperienziale e introspettivo connesso alle arti visive”, che da spazio alla modulazione dell’assetto coscienziale (modificazioni dello stato di coscienza) validando il principio secondo il quale “la percezione viene diversificata in funzione dello stato coscienziale, e quindi modificando l’assetto coscienziale cambia la percezione che noi abbiamo dell’opera d’arte”.

I processi percettivi (riconducibili alla modalità della “percezione coscienziale”) generano un riverbero sull’assetto timico ed emotivo (risonanza emotiva) in grado di incidere sulla condizione psicologica della persona (vissuti, emozioni, pulsioni, componenti passionali).

Pertanto, secondo il modello psicodinamico, la percezione dell’opera d’arte tende ad elicitare meccanismi abreativi, assume un carattere evocativo, catartico e terapeutico che è connesso alla dimensione psicologica del profondo.

L’approccio al percorso è fondamentalmente fenomenologico e psicologico-esperienziale, e l’esperienza si traduce in un’assunzione di consapevolezza delle dinamiche intrapsichiche che si generano all’atto della contemplazione dell’opera d’arte: processi di decodifica ed elaborazione cognitiva, meccanismi di connotazione emotigena connessi alla percezione delle opere d’arte; rappresentazione immaginativa e visualizzazione di forme, colori, luce: attivazione delle capacità di propriocezione, di introspezione e di interiorizzazione ; esperienza di contemplazione artistica correlata alle modificazioni dell’assetto interiore, con conseguenziale influenza sull’equilibrio e la stabilità psicologica, non trascurando l’assunzione di consapevolezza dei correlati effetti psicoterapeutici.

Sono previsti tre appuntamenti che si terranno presso la sala del principe del museo civico di Castelbuono dalle 16,30 alle 18,30. Oltre il 12 aprile gli incontri si terranno venerdì 10 maggio e venerdì 7 giugno. L’attività è gratuita ed è riservata ad un massimo di 12 partecipanti. Per informazioni e prenotazioni: castelbuono@bcsicilia.it.

Giuseppe Rotondo, psicologo clinico, psicoterapeuta, psicofisiologo clinico, ha conseguito la laurea in psicologia clinica all’università La Sapienza di Roma, e la specializzazione in psicoterapia cognitivo-comportamentale presso la SITCC di Roma. Ha conseguito altresì l’abilitazione alla direzione di unità operative complesse in ambito ospedaliero. Successivamente ha maturato un’ampia esperienza sul campo negli ambiti della psicofisiologia clinica (del  Biofeedback e del Neurofeedback), della psico-neuro-endocrino-immunologia (PNEI) e dell’applicazione del  modello della teoria  polivagale  di  S. Porges.

Ha esercitato l’attività professionale nei seguenti  ambiti scientifico-professionali: psicologia clinica ( psicodiagnostica, counseling, setting clinico psicologico); psicoterapia cognitivo-comportamentale (Training Autogeno, RAT, Mindfulness , PNEI Med); psicofisiologia clinica dei disturbi psicosomatici e somatoformi, terapia del dolore cronico; psicosessuologia clinica; psicologia clinica ospedaliera, con il conseguimento di una specifica expertise nelle seguenti branche scientifico-professionali: psicofisiologia clinica (psicosomatica), psicosomatica ginecologica, psicoprofilassi al parto (RAT), psicologia clinica del dolore oncologico, psicocardiologia, psicotraumatologia, psicologia clinica dell’urgenza e dell’emergenza ospedaliera, psicologia clinica dei disturbi alimentari (DCA) e dell’obesità psicogena.

E’ stato direttore dell’unità operativa di psicologia clinica presso l’ospedale “G. Giglio” di Cefalù. Ha espletato il ruolo di direzione di un centro tecnologico progettato per la consulenza sull’utilizzo di apparecchiature psicofisiologiche, di  domotica, e di handimatica, in ambito terapeutico e riabilitativo. Ha maturato una pluriennale  esperienza  nell’ambito  della  formazione, nel ruolo  di  responsabile  scientifico,  docente e conduttore di  “gruppi di formazione esperienziale”. Docente di scuola di specializzazione in psicoterapia cognitivo-comportamentale.

Ha ricoperto il ruolo di direzione di strutture e servizi territoriali in ambito clinico-riabilitativo, psicopedagogico  e di  riabilitazione  psicologica  con specifico riferimento al trattamento (rieducazione funzionale) di deficit cognitivi,  psicomotori e comportamentali.

Ha maturato un’ampia esperienza nell’ambito di progetti dell’Unione Europea,  in partnership  con organismi di diversi stati membri dell’Unione Europea, realizzando azioni progettuali all’interno di network internazionali e in cooperazione transnazionale (Spagna, Portogallo, Francia,  Inghilterra,  Irlanda,  Danimarca,  Finlandia, Grecia).

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