A 30 anni dal suo omicidio, nella notte tra il 24 e il 25 marzo 1994 a Gravina di Catania, oggi il centro del catanese ricorda Luigi Bodenza, assistente capo di polizia penitenziaria. Dinanzi alla lapide,s ubito dopo la benedizione da parte di padre Rosario Balsamo, sono stati dposti dei fiori a nome di tutta l’amministrazione comunale gravinese.
Alla commemorazione erano presenti il sindaco di Gravina, Massimiliano Giammusso e i consiglieri Patrizia Costa ed Emanuele Mirabella, nonché il responsabile dell’ufficio di gabinetto del sindaco ,Marco Rapisarda. Per le forze dell’ordine erano presenti il luogotenente Filippo Giustino dei carabinieri della compagnia di Gravina e i rappresentanti della polizia municipale. E, ancora, il dirigente provinciale del SAPPE, il sindaco di polizia penitenziaria, Alberto Rapisarda e , per l’associazionismo sociale, Francesco Nastasi della Pro loco.
Luigi Bodenza era nato a Enna il 26 settembre 1944 e subito dopo aver espletato il servizio di leva entrò giovanissimo a far parte del corpo della polizia penitenziaria, dapprima nell’isola di Capraia quindi a Catania. A lui sono state intitolate la casa circondariale di Enna, il campo da calcio situato all’interno del carcere di Siracusa, la caserma della Polizia penitenziaria di Caltagirone e la via in cui a San Pietro Clarenza ha sede la scuola per i futuri agenti di Polizia penitenziaria.
Per il suo esempio di elette virtù civiche e di alto senso del dovere, puntualmente ribadite e sottolineate nel suo intervento dal dirigente Rapisarda, spinti fino all’estremo sacrificio della vita stessa, gli è stata assegnata il 1° giugno 2004 a Roma la medaglia d’oro al valore civile.
Il sindaco di Gravina, Massimiliano Giammusso, ha sottolineato come sia “doveroso continuare sempre a ricordare, quest’anno più che mai in concomitanza col trentesimo anniversario dalla sua uccisione, chi come l’assistente capo Luigi Bodenza ha rappresentato per tutti un modello di legalità e profondo senso delle istituzioni. La nostra amministrazione, più in generale, continua a ribadire sempre l’importanza del concetto di legalità come testimoniato fra l’altro, solo per citare alcuni esempi, dal busto per il generale Dalla Chiesa inaugurato a luglio scorso in via Seminara o ancora gli splendidi murales realizzati all’interno del parco comunale “San Paolo – Rita Privitera” dai sempre attivi ragazzi del liceo artistico “Emilio Greco”, sotto la supervisione del professore Salvatore Fazio, dedicati all’ispettore Alfredo Agosta ed all’agente Salvatore Lanza o ancora il murale dedicato al giudice Paolo Borsellino all’interno dell’omonimo parco”.