Sono stati più di 400 i visitatori che hanno approfittato delle giornate del Fai di primavera per visitare il castello Nelson, oggi più ricco che mai, grazie al “Museo multimediale” che racconta, con le tecnologie più all’avanguardia, la storia dell’antico maniero e del territorio. Per due giorni però il castello è stato raccontato dai ragazzi dell’istituto Capizzi e Radice di Bronte.
Il gruppo Etna Nord del Fai, infatti, ha reso possibile una completa e assai partecipata visita guidata del poderoso complesso monumentale dedicato alla memoria dell’ammiraglio Horatio Nelson e della millenaria Abbazia di Maniace. Le visite, coordinate dal capogruppo Rosaria Milone e da Andrea Giuseppe Cerra, sono state possibili grazie alla proficua collaborazione degli studenti dei 2 Istituti guidati dai professori Barbagiovanni, Paliatico, Gutierrez, Grassi, Castiglione, Lipari e Di Stefano.
L’occasione ha permesso, inoltre, di proseguire la lunga collaborazione che lega il Fai al comune di Bronte, testimoniata dalla partecipazione all’evento del sindaco Pino Firrarello, dal vicesindaco Salvatore Pizzuto e dall’assessore al Turismo, Angelica Prestianni.
“Si tutela ciò che si conosce – hanno dichiarato i rappresentanti del Gruppo Etna Nord del Fai – solo se si parte dall’educazione alla bellezza che ci circonda”. “Abbiamo chiuso un fine settimana particolarmente entusiasmante dal punto di vista culturale – ha affermato il sindaco Firrarello – caratterizzato dalle giornate del Fai. Noi abbiamo fatto il possibile in questi anni per riportare il Castello ai fasti di un tempo. E l’attenzione del Fai verso questo monumento dall’abbacinate bellezza ed importanza storica, premia i nostri sforzi.
Un grazie particolare lo voglio rivolgere a Rosaria Milone e ad Andrea Giuseppe Cerra, ma contemporaneamente faccio i complimenti ai docenti ed ai ragazzi degli istituti brontesi che con impegno hanno mostrato di conoscere bene la storia di questo monumento, che per me, assieme al Collegio Capizzi, caratterizza Bronte e la sua storia”. Sono stati tanti i turisti hanno particolarmente apprezzato resti della vecchia abbazia, la Chiesa di Santa Maria di Maniace e la parte adibita a museo con gli appartamenti del Duca. Ovviamente il più ricercato è stato l’ologramma di Horatio Nelson che personalmente accoglie i visitatori nella suggestiva visita al museo multimediale che, oggi colloca il castello Nelson fra le più interessanti attrazioni d’Europa.