Saranno attive a Bronte a partire da lunedì 11 marzo le strisce blu per la sosta a pagamento. La società esterna che si è aggiudicata l’appalto ha provveduto a sostituire le 11 colonnine per il pagamento che sono state brutalmente distrutte fra Capodanno e l’Epifania.
“Finalmente – dichiara il vicesindaco, Salvatore Pizzuto – Le strisce blu ridurranno la congestione urbana che anche da noi comincia ad essere asfissiante ed anche forme di inquinamento di vario tipo. Se questo provvedimento può apparire impopolare, come è accaduto in altre città, sono certo che presto la gente ne apprezzerà i risvolti”.
Il servizio di sosta a pagamento sarà attivo tutti i giorni feriali dalle09.00 alle 13.00 e dalle 15.30 alle 20.00, mentre le domeniche e i festivi si potrà parcheggiare gratuitamente.
La sosta costerà agli automobilisti 70 centesimi l’ora, ma si potrà pagare anche 35 centesimi per una sosta non superiore ai 30 minuti. Per chi dovesse lasciare l’auto per mezza giornata, invece, la sosta costerà due euro. Per lasciare, invece, l’automobile tutto il giorno, bisognerà pagare 3,50 euro. Sarà anche possibile acquistare un abbonamento al costo di 25 euro al mese che permetterà di parcheggiare ovunque. Chi non avesse contanti con sé, potrà servirsi dell’app “Presto parck”, scaricabile in tutti gli smartphone. “Speriamo che presto gli investigatori – afferma Pino Firrarello – riescano a smascherare chi, distruggendo le colonnine per il pagamento, ha procurato un danno alla città e all’impresa. Bisogna scoprire i colpevoli perché quanto accaduto non è stato certamente un gioco da ragazzi. Chi ha agito lo ha fatto spinto da un movente e dal tentativo di non far crescere questa città. Le strisce blu evitano infatti la sosta selvaggia in centro, permettono di trovare posteggio più facilmente e per tanti motivi sono a favore della gente e degli automobilisti.
Tutte le città ed i Comuni più importanti hanno adottato lo stesso provvedimento. Chi si intesta una battaglia di retroguardia – spiega – va contro la direzione in cui si muove tutta Europa e si oppone all’istituzione di regole chiare per tutti. E le regole – conclude – sono le radici della nostra convivenza”.