Dopo aver rassegnato le sue dimissioni, Giuseppe Minutilla, ex sindaco di San Mauro Castelverde, centro del palermitano, scrive una lettera aperta ai suoi concittadini per spiegare la sua decisione
Minutilla, nella sua missiva, parte da un dato di fatto: San Mauro era un paese sconosciuto. Grazie all’impegno suo e di tanti altri, il paese è stato “collocato sulla cartina geografica” ed ha assunto un’altra immagine rispetto a quella “fosca” che lo annebbiava. Nonostante le difficoltà di tutti i piccoli paesi dell’entroterra e di montagna, è stato creato – scrive Minutilla – un modello San Mauro Castelverde accreditato e riconosciuto a tutti i livelli.
“Fuori siamo un modello – afferma l’ex primo cittadino nella lettera – dentro ci ingolfiamo con lotte intestine, presi come siamo dalle nostre meschinità, dai nostri sguardi piccoli, dai nostri egoismi; facciamo a gara per annullarci e seminare conflitto” dimenticandoci che un paese come il nostro per sopravvivere le battaglie le deve fare all’esterno, restando unito, coeso e compatto. “Nella mia azione di sindaco – continua Minutilla – ho sempre perseguito l’interesse del paese ottenendo risultati incontestabili e di fondamentale importanza: dalla strada San Mauro-Gangi alla S.P. 52 Bivio Convento-S.S.113, dalla messa in sicurezza della chiesa di S. Maria de Francis alla costruzione della nuova scuola elementare, alla Zipline, sino alla contestata autorizzazione per l’altalena Gigante e tanto altro. Non mi sono mai accontentato del tirare a campare e ho provato, con tutte le forze attive del paese, a delineare finalmente una visione di sviluppo di lungo respiro, dove il turismo si incontra con le vocazioni produttive del territorio, in cui la cultura è strumento di rigenerazione sociale e civile; una visione al servizio degli operatori economici e produttivi del territorio, attenta alle associazioni del luogo, vicina alla domanda di socialità, di cura e di attenzione proveniente dai miei concittadini e concittadine.
Oggi, per ragioni risibili, l’irresponsabilità di pochi non mi mette nelle condizioni di andare avanti nella mia azione di governo. L’opposizione, che ha un ruolo vitale per la democrazia, non si può svolgere sulla base di ragioni personali, mossi dal rancore e dall’invidia. C’è poco di alto e di nobile nella manovra operata contro la mia amministrazione e questo mi procura molto rammarico, molta delusione.”
Peppino Minutilla è deluso ma non si scoraggia e nella lettera ai propri concittadini promette di continuare ad essere al servizio del paese con nuovo slancio. Il percorso intrapreso non può fermarsi qui e quanto costruito non può essere perduto. “Chi oggi fa correre un simile rischio alla nostra comunità – dice Minutilla – non dimostra un attaccamento reale a San Mauro. Costoro avrebbero avuto tempi e modi per esercitare il dissenso in maniera costruttiva, hanno però preferito forzare la mano facendo precipitare il paese dentro a una crisi politica di cui soltanto loro hanno sentito il bisogno.”
Giuseppe Minutilla non si demoralizza e guarda già ai prossimi mesi convinto che San Mauro Castelverde possa proseguire con ottimismo e convinzione su quelle traiettorie di futuro che qualcuno, con incoscienza e improntitudine, vorrebbe bloccare.