Al posto di un rudere fatiscente, in pieno centro a Bronte, nel catanese, ha preso vita una piccola piazza. Chiunque adesso percorra la via Messina, dal centro fino alla statale 284, si accorge facilmente che all’incrocio con via Brennero c’è una nuova piazzetta.
Fino a qualche mese fa in quel posto c’era una vecchia casa in pietra non utilizzata da tempo e ormai fatiscente. Per il proprietario era quasi impossibile ristrutturarla e renderla utile e all’interno del progetto dell’amministrazione comunale, guidata dal sindaco Pino Firrarello, il comune l’ha acquisita per abbatterla e trasformarla in una piazzetta.
“Abbiamo realizzato una piazzetta dove sarà possibile sedersi – dichiara il geometra Nino Saitta, responsabile comunale del settore urbanistica – Sarà un luogo di incontro e di aggregazione, dove le persone possono ritrovarsi. È stata realizzata in bicromia, spezzando al nero che simboleggia la nostra pietra lavica, con il bianco dei sedili e dei vasi decorativi. Ringrazio l’impresa Greco per aver realizzato l’opera con scrupolo ed attenzione”.
La piazzetta avrà presto un nuovo nome. Intanto, l’incrocio fra le due vie è diventato più luminoso e bello da vedere. Presto altre vecchie abitazioni di Bronte, disabitate da decenni, si trasformeranno in spazi comuni o, sparendo del tutto, renderanno più agevole la circolazione stradale.
“Sempre per costruire una Bronte più vivibile e bella – spiega il sindaco, Pino Firrarello – Gli immobili abbandonati e disabitati costituiscono un reale problema, pregiudicato la sicurezza, il decoro e la vivibilità delle aree pubbliche. Di conseguenza, abbiamo immaginato la possibilità di guardare a questi immobili con interesse, alla ricerca di scopi alternativi, con una forte spinta al riuso. L’idea è quella di una rimodulazione del centro storico, attraverso l’abbattimento degli immobili fatiscenti ed inutilizzati da restituire alla città in spazi comuni”.
Nel centro storico di Bronte, sono diverse le case a pian terreno non utilizzate. In passato alcune di queste sono già state trasformate in piazze o angoli sociali, ma adesso questa possibilità sembra destinata a diffondersi.