Continuano i successi mietuti dal coro lirico siciliano. Questa volta a Catania è stato lteteralment eun trionfo in occasione delle celebrazioni del trentennale della morte del martire palermitano, don Pino Puglisi, vittima della mafia, tra accorata e intima spiritualità, innovazione e ricordo etivo.
L’evento-spettacolo, promosso dal comitato nato in seno al comune di Catania per i festeggiamenti dedicati alla patrona, Sant’Agata, è stato un vero e proprio vero inno di libertà, un grido corale per esorcizzare, attraverso la parola, il canto e la musica di eminenti compositori esclusivamente siciliani e appartenenti a generi ed epoche differenti, il timore e l’omertà ed esaltare il rinnovamento e la rinascita.
proprio un vero e proprio “inno” di libertà, un “grido” corale per esorcizzare, attraverso la parola, il canto e la musica di eminenti compositori esclusivamente siciliani e appartenenti a generi e epoche differenti, il timore e l’omertà e esaltare il rinnovamento e la rinascita.
Il concerto, ideato artisticamente e diretto con la consueta vulcanica e appassionata direzione dal direttore stabile della pluripremiata compagine, Francesco Costa, è stato impreziosito dalla drammaturgia e dalla voce recitante di Fabiola Arculeo, giovane attrice palermitana in continua e crescente ascesa nel panorama teatrale nazionale, dalla calda e intima interpretazione di Rita Botto nella profezia in musica di Franco Battiato, “Povera Patria”, e dal ritmo travolgente e quasi apotropaico del gruppo “Malarazza 100% Terrone” per una esclusiva contaminazione tra classica e folk rock. Un percorso musicale interamente “made in Sicily” con composizioni di Calì, Ferrauto, Moscuzza, Mulè, e le esecuzioni, in prima assoluta mondiale, anche di alcune pagine di rara bellezza di Frontini, Neglia e Neri per una costante opera di valorizzazione dell’immenso patrimonio immateriale che ha sempre connotato e continua a demarcare la tradizione culturale, artistica e musicale della Sicilia.
Sempre perfette, eleganti, dirompenti, ma anche devotamente raccolte, così come richiede il dettato musicale, le esecuzioni del Coro Lirico Siciliano accompagnate da un quintetto di archi in stato di grazia e da Gianluca Abbate al pianoforte, con un virtuosismo tra grazia e surreale. Appropriate e particolarmente partecipate anche le prove solistiche di Leonora Ilieva, soprano, e Federico Parisi, tenore.
L’ente lirico siciliano sarà prossimamente protagonista del gran concerto lirico corale che annualmente si svolge il 3 Febbraio in Piazza del Duomo in Catania. Tra tradizione, innovazione, avanguardia e riscoperta il Coro Lirico Siciliano, insieme alla brillante formazione orchestrale giovanile “Vincenzo Bellini” del Conservatorio etneo, diretta da Giuseppe Romeo, farà rivivere magiche atmosfere musicali di un tempo perduto in cui grandi compositori ed operisti impiegavano il loro genio per intessere le lodi canore della Martire catanese. Un accattivante programma dalle sonorità inedite e dal sapore mediterraneo per rendere memorabile una notte che palpita di attesa, speranza e memoria.