Il corso di trucco organizzato nella sezione femminile “media sicurezza” del carcere di Gazzi non si concluderà dopo le 8 lezioni in programma, ma sarà prolungato visto l’interesse suscitato tra le detenute.
La truccatrice Giovanna Gaudenti, che su invito del Cepas (Centro prima accoglienza Savio), ha guidato con grande perizia le ospiti di questa sezione ad apprendere le tecniche per un buon trucco del volto, terrà quindi un’altra serie di lezioni oltre quelle già stabilite.
Questa iniziativa, denominata “belle in attesa di esserlo fuori”, è stata curata da Lalla Lombardi, vice presidente dell’Associazione, che fa capo al sacerdote Umberto Romeo e grazie alla collaborazione della direttrice del carcere Angela Sciavicco.
“Si è creata – ha dichiarato la Gaudenti – un’atmosfera di grande collaborazione e partecipazione. E’ bello poter portare un sorriso tra chi è ristretta a Gazzi e vuole ritrovare la propria identità e bellezza. Non è escluso che questa iniziativa, voluta fortemente dal Cepas, non produca dei risultati positivi quando qualcuna delle interessate potrà operare fuori dalle mura del carcere”.
Il corso di trucco è supportato, per quanto riguarda i materiali, dal brand del catanese Orazio Tomarchio che ha fornito in omaggio gran parte dei prodotti necessari al trucco. Tomarchio, con la sua truccheria, da diverso tempo opera a sostegno delle donne vittime di violenza e delle donne affette da tumore ovarico (Acto) e, adesso, sta contribuendo alla buona riuscita di questo progetto del Cepas.