Conoscere uno scrittore, potervi dialogare, facendosi condurre nell’affascinante e suggestivo immaginario che i libri custodiscono e ispirano, è quanto accaduto nella mattinata di giovedì 26 ottobre agli studenti del tecnologico “Majorana” di Milazzo, nel messinese, che, dopo aver ospitato nell’Aula magna la scrittrice Simonetta Agnello Hornby, hanno continuato l’esperienza direttamente in classe.
“La cuntintizza”. Piccole ragioni della bellezza del vivere”, scritto a quattro mani dalla scrittrice palermitana con la nipote Costanza Gravina, è il romanzo che ha aperto la campagna di promozione della lettura dell’istituto mamertino, in concomitanza con le celebrazioni dei cento anni della nascita di Italo Calvino e dell’adesione, per il secondo anno consecutivo, alle iniziative nazionali #Ioleggoperchè e Libriamoci.
L’evento, che rientra nella programmazione d’Istituto, prevista nel PTOF e relativa all’area di approfondimento “l’Ettore per un nuovo Umanesimo”, finalizzata all’acquisizione da parte degli allievi di una formazione unitaria che coniughi il sapere umanistico a quello scientifico, si è svolto in un’atmosfera calorosa e cordiale e, grazie alla affascinante capacità della scrittrice di suscitare emozioni uniche, ha costituito un momento prezioso di riflessione e confronto.
Simonetta Agnello Hornby, già ospite dell’istituto nel 2012 per la presentazione del suo romanzo “La monaca”, avvocatessa impegnata nel diritto di famiglia, giurista e autrice di numerosi libri di successo, insignita del prestigioso premio “Penna d’oro” 2018 della Presidenza del Consiglio dei Ministri, istituito nel 1957 in memoria di Giovanni Papini e destinato a «coloro che hanno onorato la cultura italiana nelle lettere e nelle discipline morali», ha trascorso la mattinata con una nutrita rappresentanza di studenti dell’istituto mamertino che, partendo dall’analisi di alcuni passi ed episodi, recitati e commentati da video e intermezzi musicali,ha offerto una rilettura attenta e accurata del libro “La cuntintizza.
Piacevolmente coinvolti e sempre capaci di sorprendere con la loro ricchezza interiore, gli alunni impegnati nel progetto hanno regalato validi e suggestivi spunti di analisi del concetto di cuntintizza, difficile da rendere con altre parole e assolutamente identificabile in ogni piccolo elemento del creato, in ogni momento dell’esistenza, in tutto ciò in cui ci sia la volontà di vederlo, precisa infatti la scrittrice rivolgendo più volte l’invito a vivere e condividere tale stato d’animo.
“Giornata di cuntintizza” è stata pertanto la mattinata odierna per utilizzare l’azzeccata definizione utilizzata dal vicario, prof. Emilio Arlotta che, insieme alla professoressa Rossella Scaffidi, ha presentato l’incontro moderato dalla professoressa Caterina Contartese, per un progetto, Incontro con l’autore, curato dalle docenti di lettere della scuola e coordinato dalla professoressa Veronica Sofia. Un suggestivo e valido rinforzo è stato offerto dall’intervento del preside Monforte che, nella duplice veste di ospite e nonno di un’alunna dell’istituto, ha offerto una delicata e genuina interpretazione della cuntintizza, immergendo l’intera platea in una dolce atmosfera d’altri tempi.
L’abbraccio, non solo metaforico, dei 200 alunni presenti in aula magna è continuato per tutto il tempo che la scrittrice ha loro dedicato nell’autografare ogni singolo libro ed è proseguito con un incontro direttamente in classe, in alcune aule, in cui si è intrattenuta a conversare e ancora una volta a condividere la certezza di quanto bene all’anima facciano le “Piccole ragioni della bellezza del vivere”.
“La forte correlazione tra lettura e aumento di conoscenza di sé e degli altri – commenta il Dirigente Scolastico, prof. Bruno Lorenzo Castrovinci- è alla base di una proposta che vede il Majorana protagonista di una ricca campagna di promozione della lettura e dell’ingresso del mondo del libro e degli scrittori direttamente in aula. Sottolineare il valore sociale dei libri, quale elemento chiave della crescita personale, culturale e civile, corroborare la validità delle relazioni sociali, del dialogo diretto e consapevole,superando i contesti tradizionali dell’approccio alla lettura e dell’incontro con l’autore, – continua il preside – consentono agli alunni di rafforzare la propria autostima, consolidare competenze e abilità, sviluppare autonomie e credere fortemente nella valenza altamente formativa della cultura e della partecipazione.”