Domenica 22 ottobre alle ore 18 appuntamento alla galleria SACCA di Modica per il finissage della mostra “Nothing comes in a straight line” di Vlady Art, un pretesto in più per celebrare anche i 4 anni di attività della galleria d’arte, nata il 20 ottobre del 2019 a Pozzallo e trasferitasi a Modica lo scorso dicembre.
Per l’occasione si potrà assistere alla proiezione del video “80” di Vlady (della durata di 80 minuti), il risultato di una lunga sequenza di riprese accompagnate da svariati audio whatsapp tratti dalle comunicazioni private, confidenziali, ironiche e dense di sfottò intercorse tra l’artista e un suo amico durante il viaggio americano. Un modo per immergersi e immedesimarsi nell’avventura americana dell’artista.
Dopo il video sarà possibile ripercorrere con nuovi occhi le oltre 80 opere in mostra, scoprendo alcuni aneddoti che hanno portato alla realizzazione dei vari lavori. Inoltre, sia prima che dopo la proiezione, avremo in collegamento da Stoccolma il nostro artista pronto a presentare il video e a rispondere a tutte le vostre domande.
Per riservare i posti a sedere è gradita la conferma entro sabato 21 ottobre tramite e-mail (indicando almeno un nome e cognome insieme al n. di persone e a un contatto) oppure telefonando al 338 1841981 o inviando un messaggio scritto su whatsapp. Posti limitati. Si raccomanda la puntualità. Ingresso libero.
La mostra nasce conseguentemente alla grande avventura americana dell’artista, in bicicletta e in solitaria: la traversata degli Stati Uniti, un coast to coast durato 80 giorni e lungo oltre 6.000 km svolto nell’estate dello scorso anno. Il titolo ci rammenta che nella vita niente procede in linea retta, nessun percorso (anche e soprattutto in senso metaforico) è lineare e privo di ostacoli, salite e incognite. Vlady fa parte di quella generazione di artisti multidisciplinari che, con il nuovo millennio e scegliendo un “mononimo”, si sono dedicati quasi esclusivamente all’arte non autorizzata nello spazio pubblico.
Nato a Catania nel 1976 è conosciuto principalmente per le sue opere di strada minimali, spontanee e sociopolitiche. Poco dopo gli studi superiori (Istituto Statale d’Arte di Catania), Vlady sceglie Milano per studiare all’Accademia di Belle Arti di Brera. In seguito alla laurea in belle arti (MFA), lascia l’Italia per l’Irlanda (2003). Nel 2008 torna nella sua città natale ed è qui che esercita gli interventi all’aperto che creeranno il suo nome. Vlady inizia a sfidare la propria società con un attivismo di guerrilla inedito per il territorio, rappresentando perciò, nel periodo 2010-2016, una voce importante nel panorama italiano. Nel tempo, l’approccio di Vlady è diventato più concettuale e comunicativo: l’uso del testo e della performance sono notevolmente aumentati. C’è una peculiare miscela di sentimenti contrastanti nelle sue opere: una sorta di gioiosa malinconia, di glorioso decadimento.
Grazie al suo approccio spiritoso, intelligente, dissacrante e critico nei confronti della società, dell’ambiente e dell’arte stessa, Vlady ha acquisito una dimensione internazionale nell’arte urbana/pubblica, attestata da diverse pubblicazioni, articoli, interviste, mostre e inviti in tutto il continente europeo. Dal 2016 vive e lavora stabilmente a Stoccolma (Svezia).