Prosegue il viaggio lungo il Paese de “I Beni confiscati alla criminalità organizzata” (Mediter Italia Edizioni), il libro nel quale l’autrice, Rosa Laplena, trare un bilancio di ventitré anni di attività e di impegno nell’antimafia sociale.
Un lavoro che ci aiuta a capire come e perché i beni confiscati sia, o per meglio dire, avrebbero dovuto essere, una risorsa non sempre ben utilizzata per sviluppare politiche pubbliche di sviluppo e coesione territoriale.
“I beni confiscati alla criminalità organizzata- scrive il giudice Giuseppe Di Lello, già componente del Pool Antimafia, nella prefazione – costituiscono un incredibile patrimonio restituito (ma anche da restituire) alla comunità nazionale alla quale dalla stessa è stato sottratto, e quotidianamente continua a essere sottratto, con violenza, frode e altre attività illecite”.
A parlarne, alle 18 di venerdì 22 settembre, in piazzetta Bagnasco, insieme all’autrice, saranno: Clelia Maltese, presidente Sezione Palermo “Associazione Nazionale Magistrati” e Zeila Tesoriere, docente del Dipartimento di Architettura – UniPa. Modera la giornalista Gilda Sciortino.