Prosegue all’interno del Trecastagni International Music Festival 2023 il Beethoven Project promosso dalla Nova Academia Musica Aetnensis. Un percorso iniziato lo scorso anno per volontà del maestro Carmelo Pappalardo, nel quale il pianista Oliver Kern è chiamato a interpretare le 32 sonate del maestro di Bonn in luoghi diversi.
Sabato 29 luglio alle ore 21.00 toccherà al largo Abate Ferrara ospitare, come già l’anno scorso, il musicista tedesco che si esibirà in un tris di opere che vedrà susseguirsi la Sonata n. 12 in La b maggiore op. 26, la Sonata n. 28 in La maggiore op. 101 e la Sonata n. 23 in Fa minore op. 57 “Appassionata”. Scritta fra il 1800 e il 1801, la Sonata op. 26 che aprirà la serata appartiene al “primo” periodo beethoveniano sia per la struttura in quattro tempi, meno frequente nelle opere successive, sia per la forma regolare. Tuttavia a differenza di altre, questa presenta un centro emotivo più definito soprattutto nel terzo movimento, la Marcia funebre sulla morte d’un Eroe, in cui il ritmo incalzante viene sottratto all’ufficialità celebrativa e proiettato verso emozioni più alte, dove la solennità dell’inconsueta tonalità in la bemolle minore sfocia nell’Allegro finale dai brillanti accenti mozartiani.
La Sonata in la maggiore op. 101 inaugura invece l’ultimo periodo del pianismo beethoveniano. Il tema del primo movimento, Etwaslebhaft, und mitderinnigsten Empfindung, fu addirittura definito da Richard Wagner modello ideale di “melodia infinita” con la tipica suddivisione in tre parti della forma-sonata. Il Secondo movimento, Lebhaft Marschmassig, ha come metro quattro quarti nella tonalità di base di Fa maggiore. Dopo la ripresa della Marcia troviamo poi un Adagio non troppo che all’ultima battuta si chiude con una cadenza. A conclusione, l’Allegro finale che obbedisce coerentemente alla forma sonata sottolineando e chiarendo, formalmente e psicologicamente, il senso della prima parte della Sonata.
La serata proseguirà con la Sonata n. 23 in Fa minore op. 57 “Appassionata”, composta fra il 1804 e il 1805 e pubblicata nel febbraio 1807, ritenuta “l’immortale amata”secondo quanto riportano anche le lettere dello stesso compositore. L’edizione originale non reca sul frontespizio il titolo di “Appassionata”. Fu infatti l’editore Cranz di Amburgo, che la pubblicò postuma, a definirla così per via del carattere drammatico della musica immerso nel gioco contrastante di due stati d’animo diversi. In un clima tipicamente beethoveniano si impone imperioso e quasi aggressivo il tema iniziale dell’Allegro assai, al quale il compositore lavorò lungamente prima della stesura finale. Il secondo tema deriva strettamente dal primo, ma acquista un carattere diverso più da canto corale e da eloquio oratoriale, come annotò a suo tempo Ferruccio Busoni. C’è qui una prospettiva di fiducia e di speranza, al contrario del tema sostanzialmente doloroso e secondo quel concetto di lotta contro il destino, che affiora sempre nella visione creatrice dell’autore. Si giunge così all’Andante con moto del secondo movimento, pagina tra le più alte e intimamente espressive per pianoforte elaborate dal compositore. Un tema semplice, che si ritiene derivato da un canto popolare natalizio, costruito su tre variazioni di straordinaria forza armonica e melodica; la prima nel registro grave, la seconda in quello medio e la terza in quello acuto. Alla fine ritorna lo schema iniziale e il discorso si apre su una breve cadenzache precedeil travolgente finale. Dopo una serie di accordi di fanfara, scatta l’Allegro ma non troppo che alterna risolute proposte e brillanti virtuosismi, pensosi ripiegamenti a potenti accentuazioni delle sonorità. Il brano si conclude con un Presto, una stretta con differenziazioni timbriche che testimoniano quanto fosse difficile per Beethoven contenersi nell’ambito delle sole composizioni pianistiche.
BIGLIETTI E ABBONAMENTI
Singolo biglietto: € 15,00 (intero), 10,00 euro (ridotto under 30). Per maggiori informazioni namaect@gmail.comtrecastagnimusicfestival.comfacebook.com/trecastagninternationalmusicfestival