La federazione peloritana dell’istituto del nastro azzurro ricorda Antonino Sabato, originario di Novara di Sicilia, 20 anni, medaglia d’oro al valore militare.
Il 2 giugno, festa della Repubblica è una giornata che porta con sé un immenso significato simbolico, legato al valore della democrazia e della libertà. In ambito militare, la data offre l’occasione per ricordare tante storie di coraggio straordinario, di tenacia e di sacrifici; tanti episodi di eroismo spesso inconsapevole, di sofferenze e atrocità subite da uomini che non esitarono a difendere il proprio ideale di libertà spingendosi all’estremo sacrificio. Ricorre in quella data, anche l’anniversario della morte di Antonino Sabato, medaglia d’Oro al Valor Militare. Era nato a Novara di Sicilia ed ha immolato la propria vita il 2 giugno del 1916, all’età di 20 anni compiuti in quella giornata.
Sabato era di origini umili, aiutava il padre nel lavoro dei campi. Chiamato a difendere la Patria, fu assegnato al 224° reggimento fanteria Etna (10° Compagnia). Nel marzo del 1916, il Reggimento si trasferì in Carnia dove da lì a poco sarebbe iniziata, sull’altopiano di Asiago, l’offensiva austriaca (dal 25 al 30 maggio). Antonino Sabato fu sempre a fianco dell’ufficiale al quale era stato assegnato come attendente, il tenente Bricci. Il 1° giugno, insieme affrontarono un altro violento attacco ed altri ancora ne seguirono nella notte e nel giorno successivo. Ferito, rifiutò di farsi trasportare al posto di medicazione, per non allontanarsi dall’ufficiale.
Lottò strenuamente e, infine, gli fece da scudo ricevendo in petto un colpo di baionetta, come è ricordato anche nella motivazione con la quale il 10 agosto del 1923 gli venne conferita la medaglia d’oro V. M.: “Durante asprissimo combattimento restava costantemente presso l’ufficiale di cui era attendente, anche dopo essere stato ferito una prima volta, rifiutando di essere trasportato al posto di medicazione. Durante la lotta corpo a corpo, esempio mirabile di alte virtù militari e di affetto al proprio ufficiale, vistolo in pericolo, trovò morte gloriosa sul campo, facendogli scudo del proprio petto. – Monte Zomo di Gallio, 2 giugno 1916”. L’Istituto del Nastro Azzurro (Ente morale che fa parte del Consiglio nazionale permanente delle associazioni d’Arma nonché della Confederazione italiana fra le associazioni combattentistiche partigiane), ha quale principale obiettivo quello di tenere viva la memoria dei caduti per la Patria e di tutti quegli Eroi che, senza distinzione di religione, classe ed ideologia politica, hanno portato nel mondo l’eroismo del Soldato italiano, Patria comune di vincitori e vinti. La Federazione di Messina, con il suo presidente prof. Biagio Ricciardi, la vice presidente professoressa Anna Maria Crisafulli Sartori; la Presidente del Comitato Dame e Consigliera Nazionale dott.ssa Eleonora Salvo; la sezione di Milazzo e Barcellona con il suo presidente Cap. (bersaglieri) Filiberto Corso dell’Istituto del Nastro Azzurro, hanno ricordato, nella ricorrenza, l’eroismo di Antonino Sabato, degno di onore e di imperituro ricordo, additandolo ad esempio per le giovani generazioni.