Lentini (Sr): incontro con i ragazzi sul rischio idrogeologico

“Rischio idrogeologico: cause e rimedi” questo è stato il tema dell’incontro con i ragazzi delle classi quarte  organizzato dal club Lions di Lentini, nel siracusano,  guidato dal presidente Angelo Lopresti.  Relatore è stato Ernesto Motta, docente del dipartimento di Ingegneria e Architettura dell’Università degli studi di Catania e afferente al Settore scientifico disciplinare di “Geotecnica”.

E’ stata una vera campagna di sensibilizzazione molto utile, considerando la catastrofe per dissesto idrogeologico che sta vivendo la popolazione della Romagna. “Questa giornata – ha detto il presidente Lopresti – ha l’obiettivo di mantenere viva e aumentare la consapevolezza su questa tematica.  Partendo dalla scuola dell’infanzia sino alla scuola secondaria di secondo grado, è necessario conoscere mediante percorsi educativi-informativi che li coinvolgano direttamente,  quali sono i comportamenti che  bisogna mantenere perché per costruire un futuro piu’sicuro”.

La manifestazione promossa dal sodalizio lentinese  rientra  nel service nazionale  dal tema di studio  “Educazione civica: dalla cultura dei diritti a quella dei doveri”, è coordinato dalla delegata Angela Testa e dall‘officer Elisa Lombardo. L’evento si è svolto la scorsa mattina presso l’auditorium del Polivalente scolastico di Via Riccardo da Lentini e i destinatari sono stati gli alunni delle penultime classi delle superiori che assieme ai docenti sono stati numerosissimi. Mentre gli studenti delle medesime classi del  liceo classico  “Gorgia” di Lentini e quelli degli istituti superiori del Polivalente di Francofonte hanno partecipato in modalità remota.

Oltre a fare la “lectio magistralis”,  con la visione di filmati, il professore Motta rivolgendosi agli studenti ha detto “le principali soluzioni per ridurre il dissesto idrogeologico  sono la riforestazione delle aree boschive; il controllo dello sviluppo urbano nel rispetto del ciclo idrogeologico; la pulizia e manutenzione dei corsi d’acqua. A questi sono da aggiungere interventi  di tipo strutturale  e azioni preventive attraverso un programma ampio e capillare”.

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