“Il mistero di Caravaggio”, libro di Annalisa Stancanelli e il volume di Daniela Trovato “IL codice Antonello”, saranno presentati a palazzo de Leoni a Messina contestualmente all’inaugurazione della mostra del collettivo d’arte indipendente GAS. Gli eventi si svolgeranno nel salone degli spechi di Messina nell’ambito della XIII edizione de “Il maggio dei libri 2023”.
Doppio appuntamento per domani, venerdì 19 maggio, a palazzo dei Leoni. La mattinata è stata aperta di mattina dall’incontro con la scrittrice Annalisa Stancanelli con la presentazione del suo ultimo libro “Il mistero di Caravaggio. Per un quadro si può uccidere.” La trama prende il via da un brutale omicidio a Milano di una gallerista olandese che innesca una spirale di violenza legata da un filo rosso invisibile: Caravaggio e i suoi dipinti perduti. Quando a Siracusa un senzatetto, accusato di un furto d’arte in una chiesa, viene trovato ucciso, mutilato e marchiato a fuoco con lo stesso simbolo della donna assassinata a Milano, dal comando centrale europeo che vigila sui crimini legati al mondo dell’arte parte un ordine: creare una squadra speciale.
Tony Romano, responsabile del distaccamento di Siracusa del nucleo tutela patrimonio artistico dei carabinieri, viene richiamato a Roma e incaricato della complessa inchiesta. Non sarà solo, insieme a lui indagheranno un’esperta d’arte svizzera, affascinante quanto pericolosa, e uno studioso di antropologia e folklore siciliano, coinvolto perché il simbolo del killer è un antico serpente, al centro di una terribile leggenda barocca. L’avvincente thriller, che mescola la passione per l’arte alla suspense tipica delle storie noir, tocca diverse località: nel 1608 Siracusa, Messina, Palazzolo e Sant’Agata di Militello e nel presente ancora Siracusa, poi Noto, Ferla, Roma, Lugano, Milano e Tallinn.
Annalisa Stancanelli, giornalista e dirigente scolastico, esperta di Archimede e Caravaggio nonché di storia della città aretusea e di storia dell’arte, nel 2006 ha ottenuto la Borsa di studio del Centro Internazionale di Studi sul Barocco. Nel 2021 ha vinto con “Mistero siciliano” (collana Giungla Gialla) il Premio Portopalo più a sud di Tunisi, sezione “giallo d’autore” e il premio “Garfagnana in giallo”, sezione “nero digitale.”
La splendida location del salone degli specchi di Messina farà da scenario all’inaugurazione della mostra del collettivo d’arte indipendente GAS, un trio di artisti internazionali composto dal messinese Alex Caminiti, dall’egiziana Sadif e dalla senegalese Gimaka.
Per l’occasione saranno esposte sei opere, parte delle quindici opere che sono state esposte al World Trader Centre di Dubai, una delle fiere d’arte contemporanea più importanti degli Emirati Arabi tenutasi dal 9 al 12 marzo scorso.
Se di Caminiti si annoverano già numerose mostre in giro per il mondo, in musei e istituzioni pubbliche di rilievo (dalla Cina al Sudamerica passando per Russia, Giappone, Canada, Usa, e naturalmente in Italia), oltre che molte battute d’asta di ottimo livello, le due artiste di origine africana hanno una lunga esperienza nel mondo dell’arte, ma più per il loro lavoro “dietro le quinte” che da protagoniste: dal restauro di dipinti antichi e moderni di Sadif, alla vocazione pop di Gimaka, entrambe hanno anche alle spalle esperienze di lavoro “sotto copertura” per artisti già molto affermati. L’operazione di GAS è quindi un atto di coraggio, il tentativo di far emergere il sommerso, ciò che nel sistema dell’arte esiste solo come “professione” anonima, che in questo caso si riprende la scena da protagonista.
I tre artisti puntano ad abbattere le barriere che impediscono il libero pensiero, sganciandosi dai legami immanenti in cui la maggioranza vede vincoli e limiti. Le opere non si esauriscono nella loro mera realizzazione ma mirano a penetrare e confondersi con il quotidiano, contagiarne prassi e routine, proseguendo a provocare la mente umana, spogliandola delle sue sovrastrutture.
Alle ore 16.30 sarà presentato il libro di Nino Principato “Il Codice Antonello – Lettura in chiave esoterica e teologica delle opere del ‘non humani pictoris’” edito dalla “Edas” di Mimma Vicidomini. Nel libro, ricco di illustrazioni, l’autore analizza alcune delle opere del pittore e ne viene fuori, in maniera originale e innovativa, un Antonello mistagogo, alchimista, conoscitore del Corano, della geometria mistica, della simbologia arcana, della teologia e dell’esoterismo.
Un uomo in possesso di una cultura sterminata e di conoscenze finora neppure immaginate: messaggi criptici, rivelazioni alchemiche, intuizioni teologiche di valore universale, innovazioni simboliche poi imitate senza conoscerne la natura e la forte valenza evocativa, dai pittori che verranno dopo di lui.
Un genio che rappresentò un faro di luce nella sua Messina del Quattrocento e metafora dell’universo, la cui lezione supera di gran lunga quella di tutti gli artisti protagonisti del Rinascimento italiano. Nino Principato, architetto messinese, e` giornalista pubblicista e studioso di Storia Patria. Centinaia di suoi articoli che riguardano la storia e il patrimonio artistico e monumentale di Messina e della sua provincia sono stati pubblicati su importanti riviste e giornali.
E’ autore di diverse monografie sui beni culturali messinesi fra le quali, “Badiazza – La chiesa di Santa Maria della Scala nella Valle a Messina”; la “Guida storico – artistica del IX Quartiere S. Leone” con glossario toponomastico ragionato di Aldo Di Blasi; “I luoghi dello Spirito – Eremi ed eremiti a Messina” con Andrea Bambaci; la guida turistica “Messina citta` d’arte” insieme a Giuseppe Lombardo; le guide dei Quartieri I, V, VII, X e XIV con Giovanni Molonia; “Sulle orme dei monaci bizantini” insieme ad Andrea Bambaci; il romanzo storico “La luce e le tenebre – Giornate violente e geniali di Caravaggio a Messina”; “Palazzo Zanca in tasca” e “William Shakespeare e la citta` di Messina” edito dalla “Edas di Mimma Vicidomini”. Ha pubblicato saggi in diversi volumi, insieme ad altri autori, su temi di urbanistica messinese e storia dell’arte e dell’architettura siciliana, quali “Un libro aperto sulla citta`, il Gran Camposanto di Messina”; “L’VIII Quartiere Centro Storico Dina e Clarenza” e “Antonello a Messina”. Per le edizioni dell’Istituto di Studi Storici “Istituto Novecento” di Messina, con la collaborazione dell’Ordo Supremus Militaris Templi Hierosolymitani Ballivatus Siciliae dei Cavalieri Templari di Messina, ha pubblicato il volume sui “Templari a Messina”.
Ad introdurre gli appuntamenti saranno l’avvocato Anna Maria Tripodo, dirigente di Palazzo dei Leoni, e le responsabili de “il Maggio dei Libri” e della biblioteca “Giovanni Pascoli”, dott.ssa Rosaria Landro, e della galleria d’arte “Lucio Barbera”, dott.ssa Daniela Cucè Cafeo.