Sarà la mostra “GIKA la seconda vita dell’ulivo” ad aprire la stagione di Ciminna contemporanea, la rassegna di antologiche d’arte legate al territorio e alla comunicazione dell’arte contemporanea. Appuntamento con l’inaugurazione per sabato primo aprile con la mostra del siciliano Giovanni Calamia, in arte Gika, a cura di Vito Mauro e con la direzione artistica di Massimiliano Reggiani.
Si tratta di una ricca antologica di sculture in legno, principalmente in radica d’ulivo, ma anche pannelli industriali in frassino, in cui l’artista di Alcamo ricrea nella materia il proprio immaginario interiore, fatto sia di lontani ricordi di civiltà della terra ormai scomparsa, che di figure per lo più chimeriche, legate al mito classico e al dilemma esistenzialista ed etico del mondo moderno.
Il sindaco di Ciminna, Vito Filippo Barone, illustra il significato di questa scelta che ambisce di portare il comune dell’entroterra palermitano verso un nuovo livello di consapevolezza. “La cultura – dice Barone – è soprattutto capacità di comunicare valori e da quest’anno Ciminna si apre in modo diverso all’arte contemporanea con una serie di mostre antologiche di artisti siciliani, grazie ad una sinergia fra la municipalità e il circolo culturale Paolo Amato. Nei locali del polo museale ex ospedale di Santo Spirito, Ciminna porterà l’identità culturale degli artisti, il loro linguaggio e il messaggio: sono significati importanti che vanno oltre la bellezza o l’estetica equilibrata dell’opera. I contenuti e la maestria tecnica con cui l’opera viene realizzata distinguono, infatti, l’opera d’arte all’interno dell’universo di immagini in cui i media ci hanno catapultato”.
La mostra “GIKA la seconda vita dell’ulivo” è curata da Vito Mauro che ha saputo raggiungere un linguaggio proprio e maturo, mantenendo quei valori di cultura siciliana che sono rappresentati da un forte legame con il territorio (l’uso del legno d’ulivo); dalla consapevolezza di vivere un momento di epocali cambiamenti (il tramonto di una civiltà della terra e le ansie per un domani ancora da immaginare) e dalla tradizione artigiana (l’arte dei potatori e dei maestri carrettieri, dei maestri d’ascia e degli intagliatori). Momento culminante della manifestazione sarà quando l’artista, in occasione della giornata della terra, incontrerà gli studenti per raccontarsi e svelare il significato più profondo della propria ricerca.
“Le motivazioni della cultura e lo sviluppo della società civile – spiega l’asessore comunale alla cultura, Michele Avvinti – a dare il giusto rilievo all’heart day e quella del circolo culturale Paolo Amato a promuovere le ragioni dell’arte, si incontreranno grazie alle opere dello scultore siciliano. La sua arte è un accorato appello alla salvaguardia del nostro territorio agricolo, ai coltivi millenari di ulivo purtroppo sacrificati in nome di un’agricoltura intensiva o del consumo irrazionale del territorio. Calamia raccoglie i frammenti di questi giganti, vittime della modernità e ne trae forme naturali o chimeriche in un perfetto equilibrio tra immaginazione e materia”.
“Dalle forme contorte, figlie del tempo, della radica d’ulivo – descrive il lavoro di Gika il critico Massimiliano Reggiani – lo scultore alcamese trae figure di volti, di uccelli danzanti, di esili persone come lunghe e filiformi ombre della sera. È un punto di equilibrio tra nodosità della materia naturale grezza e l’immaginario dell’artista. Il legno diventa così portatore di esseri nascosti che lentamente emergono con inaspettata vitalità dalle venature strappate al fertile buio della terra”.
L’inaugurazione della mostra personale di Gika “La seconda vita dell’ulivo” sarà per sabato 1 aprile alle 17.00. Al vernissage interverranno: Vito Filippo Barone, sindaco; Michele Avvinti, assessore alla cultura; Saverio La Paglia del circolo culturale Paolo Amato; Vito Mauro, curatore della mostra e Massimiliano Reggiani, critico d’arte. Sarà possibile visitare la mostra dal primo al 25 aprile tutti i giorni dalle 09.30 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 19.30 con ingresso libero.