La compagnia Mana Chuma teatro sarà impegnata in Sicilia con la tournée organizzata dalla Rete latitudini. Saranno tre le date che vedrà impegnata la compagnia calabrese di teatro di ricerca, diretta da Massimo Barilla e Salvatore Arena. Appuntamento venerdì 10 e sabato 11 marzo alle 21.00 nell’ambito della rassegna “Scena nostra” in programma a Palermo allo spazio franco – cantieri culturali della Zisa. In programma lo spettacolo “Quanto resta della notte” di e con Salvatore Arena.
Il testo nasce dalla necessità di andare oltre la notte, per immaginare un tempo dedicato all’amore, per vivere la malattia come guarigione, la morte della madre come riavvicinamento d un figlio alla vita. La storia è un susseguirsi di ricordi, che risvegliano nel cuore del protagonista, Pietro, la verità nascosta. Migliaia di parole collocate nell’arco quotidiano di tre giorni, una via crucis, una madre che va spegnendosi perché rinasca il figlio, come a partorirlo due volte.
“Quanto resta della notte” è un urlo muto, quieto-inquieto, cosparso di lacrime e rimorso, sacrificio necessario, gesto estremo nel silenzio. È un appellarsi alla coscienza, all’ascolto degli altri per consegnarsi al perdono. È croce da portare, è fratello da cullare al centro del cuore, è madre da accompagnare all’ultimo gradino. Non vi è fuga, dunque, né spazio per la finzione.
Nell’ambito della stagione Sulla Vetta di Calascibetta (EN), in svolgimento al Teatro comunale Contoli – Di Dio, giovedì 23 marzo alle ore 20.30 andrà in scena lo spettacolo “Calmarìa”: un testo di Massimo Barilla, con la regia dello stesso Barilla e di Salvatore Arena, con protagonisti sul palco un trio di bravi e affiatati attori: Stefania De Cola, Mariano Nieddu e Lorenzo Praticò.
Primo spettacolo della “Trilogia del Barbiere” (che proseguirà in aprile e maggio con altri due spettacoli ambientati in un salone di barbiere: Le mille bolle Blu, magnificamente interpretato dal grande Filippo Luna e Il Rasoio di Occam) narra Una storia di resistenza ingenua e ostinata. Un salone di un piccolo paese alla fine degli anni ’70. Due amici, Melo e Felice, e un giorno senza fine che durerà fino all’alba successiva in cui si accumulano strani segnali.
All’interno di questa atmosfera di attesa si snodano le storie: l’amore di Melo per Giusy, sorella di Felice. La vita di lei all’ombra di Michele, un marito emigrante ed enigmatico che ritorna sempre più spesso. I nodi si dipanano tra rivelazioni e chiarimenti, inquietanti scenari che quel salone attraversano, loro malgrado.
Infine, venerdì 24 marzo alle ore 20.30 per la rassegna Alte visioni del Teatro Garibaldi di Enna, andrà in scena “Come un granello di sabbia” di Salvatore Arena e Massimo Barilla. Si tratta di un evento speciale organizzato da Latitudini in collaborazione con la Camera Penale e il Comune di Enna.
Protagonista sulla scena Salvatore Arena che racconta la storia vera di Giuseppe Gulotta che, a diciotto anni viene costretto a confessare l’omicidio di due carabinieri in una piccola caserma di Alcamo. Il delitto nasconde un mistero indicibile: uomini dello Stato che trattano con gruppi neofascisti, traffici di armi e droga. Per far calare il silenzio serve un capro espiatorio, uno qualsiasi. Attraverso la sua vicenda umana (e di Salvatore e Carmine – le due vittime della strage – o di Giovanni, Vincenzo, Gaetano – gli altri capri espiatori designati), lo spettacolo prova a rendere giustizia a quelle vite interamente sottratte per ragioni inconfessabili.
La voce di Giuseppe ci attira in questo vortice raccontando la gioventù interrotta, l’arresto, le torture, la lunga carcerazione, ma anche l’irriducibile cocciuta speranza in una restituzione finale della propria umile e alta identità.
Dopo lo spettacolo seguirà un incontro pubblico con autori e interprete, con la partecipazione speciale del reale protagonista della triste vicenda giudiziaria Giuseppe Gulotta. Interverrà anche il Presidente della Rete Latitudini Gigi Spedale. L’incontro è organizzato in collaborazione con la Camera Penale di Enna.