Al centro d’arte Raffaello si celebra l’8 marzo. “L’arte – spiega Sabrina Di Gesaro, direttrice artistica del centro d’arte – è rimasta per secoli un affare da uomini: la donna, da sempre oggetto di rappresentazione, desiderio e osservazione, ha assunto nel tempo il ruolo di musa ispiratrice, pur sempre fonte strumentale della creatività maschile”.
“Ecco perché – psserva ancora Di Gesaro – la giornata dell’8 marzo può rappresentare un’occasione importante per stimolare una riflessione sulel differenti prospettive che hanno determinato disuguaglianze di genere nel mondo dell’arte”.
Una condizione che, tuttavia, sembra aprirsi al cambiamento. “Per quanto le donne restino, a oggi, in una zona marginale rispetto alla fama degli artisti uomini – osserva – alcune hanno raggiunto la notorietà conquistando uno spazio in uno scenari oche, per lungo tempo, è rimasto loro precluso”.
“La verità – afferma Sabrina Di Gesaro – è che le donne, da sempre e in tutti gli ambiti, hanno faticato a ritagliarsi un posto di rispetto. Troppo spesso, infatti, sono state recluse in una condizione esclusiva di mogli madri”.
“Il cambiamento – aggiunge – è arrivato attraverso un lento riscatto sociale e la scalata verso le vette del panorama artistico internazionale è stata molto sofferta: tutto ciò è lo specchio di quanto accade, complessivamente, nella società contemporanea”.
Nel corso degli anni il centro d’arte Raffaello non ha di certo assistito passivamente alle diffuse manifestazioni di misoginia che, in varie forme, hanno ostacolato la vita professionale delle donne. Uno dei meriti più importanti e riconosciuti è l’aver intrapreso un’attività di ricerca di artiste da supportare, nella loro affermazione, con adeguati strumenti di promozione e valorizzazione della creatività e del talento. “Sono orgogliosa di poter affermare – sottolinea – che la galleria ha dato voce e offerto spazi espositivi, nelle sue sedi di via Emanuele Notarbartolo e via Resuttana e tante artiste, ottenendo ascolto e visibilità in una platea sempre più vasta: il merito è anche di mezzi di comunicazione nuovi, quali i social, che hanno esercitato un ruolo di democratizzazione fondamentale”.
“Nella piena convinzione che l’arte possa contribuire a una rilettura efficace dell’identità femminile – conclude – abbiamo deciso di dedicare tutto il mese di marzo alle donne, con degli appuntamenti davvero speciali”. Un mese incentrato sul mondo femminile, pensato da una donna per le donne.
Sabato 11 si terrà l’inaugurazione di “Evanescence”, personale della pittrice andalusa Evita Andújar, artista di fama internazionale che indaga la condizione della donna attraverso un racconto di ritratti, stati d’animo e immagini allo specchio.
La mostra, curata da Lietta Valvo Grimaldi, sarà allietata dalla voce di Yaya Visconti. La vocazione tutta al femminile proseguirà nell’appuntamento successivo di sabato 25 marzo, il secondo della rassegna “Aperitivo con l’artista”: protagonisti, i recenti lavori della pittrice palermitana Vita Vassallo, impegnata in una nuova serie di opere, ultimo approdo della sua ricerca estetica.