Le storie di Ella e Sara, di Elaehsadat e di tanti altri cittadini stranieri di Messina hanno riempito l’aula ex chimica dell’università di Messina in occasione dell’iniziativa organizzata da Anolf Cisl che ha voluto approfondire il tema e la condizione degli stranieri in città.
Subito dopo il ricordo delle vittime nel naufragio di Cutro in rigoroso silenzio e i saluti del rettore, Salvatore Cuzzocrea, il racconto delle difficoltà quotidiane che vivono gli stranieri, dalla burocrazia alle preoccupazioni per quanto avviene nei loro paesi. Uno spaccato forse poco conosciuto della nostra realtà ma che Anolf e Cisl hanno voluto porre all’attenzione dell’opinione pubblica. “Da sempre, come Cisl a Messina, lavoriamo per l’integrazione – spiega Antonino Alibrandi, segretario generale della Cisl Messina – riteniamo che sia l’unico strumento reale per innalzare la qualità della vita di tutti i cittadini. Le comunità straniere sono presenti in maniera diffusa in città e sono parte integrante del nostro tessuto. Su questo dobbiamo continuare a lavorare perché l’integrazione rappresenta per tutti un’opportunità e non un problema.
Stiamo, grazie all’Anolf, lavorando sulla costruzione di una rete che prenda in carico gli stranieri, soprattutto giovani, per inserirli in un percorso virtuoso grazie al confronto fra domanda e offerta di lavoro”.
La presidentessa regionale ANolf Sicilia, Valentina Campanella, ha ricordato come “la Sicilia è terra di incontro, di integrazione. Non siamo soltanto la prima frontiera, ma ormai siamo una terra in cui la gente si integra, in cui l’accoglienza diventa presupposto per una socialità diversificata, come è nella storia della Sicilia”.
Sulla situazione di Messina è interve Yohannes Gebrehiwot, presidente di Anolf Cisl Messina che segue da vicino le comunità straniere della città. “Ci sono tanti problemi, ma oltre ai suoi problemi a Messina si cerca di lavorare sull’integrazione degli stranieri – ha detto – che vivono, anche loro, la crisi della città. La disoccupazione, il lavoro che non c’è, il lavoro in nero. La legalità è una sola”.
“Come Anolf nazionale – ha concluso Maria Ilena Rocha – abbiamo sempre lavorato su inclusione ed integrazione e la giornata che abbiamo vissuto a Messina rappresenta un valore straordinario perché unisce la partecipazione, l’inclusione e il senso di appartenenza. È il percroso che Anolf e Cisl hanno intrapreso, un percorso interculturale nel quale il lavoro di squadra è fondamentale perché ognuno di noi ha una caratteristica e la diversità e ricchezze”.