Caltanissetta: arriva a teatro “Darwin inconsolabile”

In scena al teatro Regina Margherita di Caltanissetta lo spettacolo “Darwin inconsolabile” in programma martedì 7 febbraio alle 21.00. Al centro, una famiglia in crisi interpersonale ed esistenziale, composta da un’anziana madre, ex sessantottina e artista performativa, interpretata da una magistrale Maria Grazia Sughi.

La donna si sente trascurata e per ricevere un po’ di attenzione fingerà di stare per morire e tre figli, tre anime in pena, perfettamente messe in scena da Simona Senzacqua, Riccardo Goretti e Gioia Salvatori. C’è Simona, la figlia ostetrica schiacciata dalla preoccupazione per le nuove generazioni, ambientalista preoccupata per il futuro del pianeta; c’è Riccardo, il figlio maestro elementare, buonissimo, che si imbatte in un fumoso testo inedito de “L’origine della specie” di Charles Darwin, citato da Borges in un’intervista a Bioy Casares; e c’è Gioia, la figlia in simbiosi con la madre, perfomer-artista che ha seguito le sue orme, che indaga il prospettivismo amazzonico e le teorie dell’interspecie, sentendosi più vicina al mondo vegetale che all’animale.

Maria Grazia come certi animali simulerà la morte praticando la “tanatosi”, molto diffusa tra certe specie che per scampare all’aggressione del predatore “fanno il morto”. Il suo potrebbe essere un monito, un richiamo, un avvertimento, una richiesta, o semplicemente una performance. I figli, così distratti, assenti e occupati, reagiranno in maniera diversa alla notizia e, tra litigi e riappacificazioni, rivelazioni e discussioni, affronteranno con originalità ed ironia tematiche profonde, dove la sopravvivenza personale è strettamente legata alla sopravvivenza del pianeta.

L’autrice e regista Lucia Calamaro, drammaturga del paradossale, in questo spettacolo racconta con empatia, arguta ironia e, soprattutto, senza giudizio, la storia di questa famiglia sgangherata, di relazioni umane e di ecologia, come dice nelle note di regia “potrebbe esser un monito, un richiamo, un avvertimento, una metafora. Una madre che simboleggia il pianeta? Forse. Dei figli che simboleggiano noi? Può essere. Ma nessuno, di certo la bontà. Né la colpa. O il destino. Nessuno è vittima. Tutti sono creatura e natura, e hanno le loro strategie di sopravvivenza predatorie come ce le ha un’ape, un radicchio, un riccio di mare, perché “Tutto è gente”. “Tutto è persona”. Tutto vuole vivere e niente sa più morire”.

Lo spettacolo è una coproduzione Sardegna Teatro, CSS Teatro stabile di Innovazione del Friuli Venezia Giulia e Teatro di Roma. “Il testo di Lucia Calamaro è divertente e brillante – spiega Marcella Natale, assessore alla Cultura di Caltanissetta – la sua poetica originale riesce ad affrontare ed esplorare, con profondità ma con leggerezza, l’animo umano, i legami, il dolore. Il suo modo di fare teatro è unico e geniale. Siamo orgogliosi di avere questo spettacolo all’interno della programmazione del Teatro Regina Margherita di Caltanissetta”. La stagione teatrale “Svelamenti” è promossa dall’Amministrazione comunale in collaborazione con il Conservatorio Bellini di Caltanissetta, e comprende una sezione musicale ad ingresso gratuito ed una sezione fuori abbonamento, per ragazzi e famiglie con un prezzo di ingresso di appena 5 euro. Informazioni sui canali social e biglietti online su https://www.liveticket.it/teatroreginamargherita oppure direttamente al botteghino del teatro.

 

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