Continua a Palermo il Sicilia jazz festival winter 2023. Appuntamento domani, 19 gennaio alle 21.30 al ridotto dello Spasimo con “Eleonora Tomasino trio” a cura del conservatorio Arturo Toscanini e il 22 gennaio alle 21.30, sempre al ridotto dello Spasimo con “Alessandro Visco 5et” a cura del conservatorio Arturo Toscanini.
È stata anche annunciata la seconda data per il concerto di Tony Hadley accompagnato dall’orchestra jazz siciliana con la direzione del maestro Vito Giordano che si terrà il 27 gennaio al real teatro Santa Cecilia.
Il Sicilia jazz festival si rivela non solo l’unica rassegna interamente dedicata alle produzioni orchestrali, ma è diventato strumento di riflessione collettiva sui temi fondanti della società contemporanea, quali il lavoro, la cultura e la valorizzazione del territorio, attraverso lo spettacolo.
Nello specifico caso, è diventato lo strumento di maggior richiamo turistico della Sicilia se, in appena due edizioni, registra già numeri da primato assoluto. Continuano a splendere i riflettori sull’unico festival al mondo interamente dedicato alle produzioni orchestrali che vedrà protagonista l’orchestra jazz siciliana, dal 23 giugno al 2 luglio, per il terzo anno consecutivo dopo i grandi numeri delle precedenti due edizioni che hanno visto passare le presenze da quasi 30 mila e più di 40.000 e ovviamente con un aumento degli incassi, numero di eventi e numero delle giornate lavorative offerte ai musicisti residenti. Dal 13 al 28 gennaio continua a svolgere, per la prima volta in assoluto, l’anteprima Winter del festival 2023.
Sono previste 13 produzioni orchestrali che vedranno in scena, in alcuni siti del centro storico tra i più affascinanti di Palermo, quali lo Spasimo, il real Teatro Santa Cecilia, l’unico teatro pubblico storico che esista al mondo, destinato alle musiche del nostro tempo e al teatro di Verdura di villa Castelnuovo, prime assolute di produzioni inedite appositamente commissionate, tanti concerti esclusivi con solisti di fama internazionale e le eccellenze dei conservatori siciliani costituite da altre big band e da tanti nostri giovani musicisti. Si susseguiranno così spettacoli tra artisti internazionali, musicisti siciliani, maestri e giovani talenti dei conservatori della nostra isola.
Per la terza edizione, come preview, è prevista un’attività concertistica intensa per 16 giorni consecutivi, dislocata in tre diversi luoghi: il real teatro Santa Cecilia, il ridotto dello Spasimo-Blue Brass e il teatro Golden con l’orchestra jazz siciliana che accompagnerà i concerti dei big. Il festival, promosso dalla regione siciliana, assessorato al turismo, sport e spettacolo, la cui consulenza artistica e tecnica è stata affidata alla fondazione The Brass group, braccio operativo della regione, istituito per legge, ai nastri di partenza.
L’iniziativa è frutto della collaborazione tra l’assessorato regionale del turismo, dello sport e dello spettacolo, il comune di Palermo, l’università degli studi di Palermo, la fondazione the Brass Group e i conservatori di musica del territorio regionale e si pone come ulteriore obiettivo il coinvolgimento e la sinergia strutturale tra le istituzioni didattiche regionali, i musicisti del territorio e le maestranze locali per attivare un volano turistico-culturale. Un cartellone, quello del Sicilia jazz festival 2023, ricco e variegato con attività concertistiche continue e da vivere, perché la musica è sinonimo di vita, crescita sociale, culturale e aggregazione per possibili sviluppi turistici ed economici.
La terza edizione del Sicilia jazz festival vuole rivolgersi alla scoperta dei luoghi per valorizzarli tutti nella loro pienezza storica e culturale perché la musica è un linguaggio universale, compreso da tutti, senza limiti di età e di genere, senza limiti di appartenenza e di razza. Il jazz è lo strumento, sposato da 50 anni dal Brass group, di sviluppo e di crescita del dialogo interculturale volto ad una rinascita territoriale sociale. Per questo viene dato ampio spazio ai giovani talenti che si formano nei conservatori siciliani e nella stessa scuola popolare di musica del Brass che già nelle scorse edizioni hanno dato dimostrazione di professionalità e competenza artistica.
L’idea è quella di dare voce ai giovani talenti non solo siciliani che da oltre 20 anni aspettano una legge che riformi il sistema produttivo musicale del nostro Paese. Così accanto ai big, il Sicilia jazz festival, come prerogativa sociale e di attrattiva turistica, accende i riflettori sui musicisti in erba di tutti i conservatori siciliani. Con questo proposito viene ripetuta l’esperienza del Sicilia jazz festival per il terzo anno, la cui peculiarità è anche quella di essere l’unico festival nato durante la pandemia a dimostrazione che la musica e la cultura è simbolo di rinascita, forza interiore e di sviluppo del territorio.
Inoltre, il Sicilia jazz festival si vanta di essere una kermesse musicale con produzioni inedite e progetti esclusivi jazz rispetto a tanti altri festival mondiali. Appuntamento con la preview dunque fino al 28 gennaio 2023. Un messaggio di creatività e riscoperta della propria identità territoriale e turistica che viene suonato da tantissimi artisti e produzioni inedite musicali che rappresentano esclusive mondiali. Saranno presenti anche quest’anno con svariate esibizioni i dipartimenti jazz dei conservatori Alessandro Scarlatti di Palermo; Arcangelo Corelli di Messina, Antonio Scontrino di Trapani, Arturo Toscanini di Ribera e l’istituto superiore di studi di musica Vincenzo Bellini di Catania.
Tutti i conservatori avranno spazi dedicati al Ridotto dello Spasimo dove seguiranno anche delle jam session con tante performances grazie alle loro orchestre giovanili dirette e accompagnate dai docenti, ognuno per le competenze artistiche musicali. Oltre ai momenti musicali, sono previste delle presentazioni di libri che avranno come tematica l’importanza della musica jazz quale strumento di espressione artistica e territoriale.
Il quarto appuntamento con i conservatori siciliani è in programma domani, 19 gennaio, alle 21.30 al ridotto dello Spasimo con il concerto “Eleonora Tomasino trio” a cura del conservatorio Arturo Toscanini di Ribera con Eleonora Tomasino, voce; Michele Costa, pianoforte; Marco Caterina, sassofono. Il trio propone un repertorio dedicato ai classici della musica jazz, dallo swing al be-bop.
A seguire è prevista la jam session a cura di Fulvio Buccafusco, mentre il 22 gennaio alle 21.30 sempre al ridotto dello Spasimo, andrà messo in scena uno spettacolo sempre del conservatorio Arturo Toscanini di Ribera con “Alessandro Visco 5et” che ha avuto diversi premi negli scorsi anni come il premio Marco Tamburini e il gruppo si è esibito in contesti sia nazionali che internazionali. La band è composta da allievi del conservatorio di Ribera, eseguirà btrani tratti dal songbook del compositore statunitense Cole Porter con l’obiettivo di rendere omaggio anche ad alcuni tra gli standards celebri della tradizione jazzistica. A seguire, sempre la Jam session a cura di Fulvio Buccafusco.