Capo d’Orlando: Sandra non chiede nulla, solo rispetto, ed in cambio pulisce strade e spiagge con le sue mani
Lei è Sandra. Da diversi anni qualunque passante la può notare tra le vie delle strade orlandine. Una camicia da lavoro, pantaloni e scarponi da giardinieri, una bici per macchina, dei sacchetti per raccogliere immondizia e una forbice da potatura.
Non può passare inosservata a nessun giornalista o passante che si rispetti, l’operato di questa signora. Così dopo averla osservata, mi avvicino, mi presento ed inizio a chiedere … Chi sei? Perché fai questo?
È laureata in lingue straniere Sandra, ha studiato e vissuto molti anni all’estero. Avendo il padre siciliano si ritrovava a ritornare nel suo luogo d’origine finché quattro anni fa, decide di rimanerci nella sua Sicilia. Le manca il mare ed il clima la coccola come in nessun altro luogo. I ricordi dell’isola di Sandra sono quelli degli anni ’80 quando le estati rispettavano clima e temperature della bella stagione e le spiagge erano tutte pulite. «Dopo molti anni di assenza da Capo d’Orlando ho trovato le spiagge piene di plastica e di rifiuti. Tutto questo per me era intollerabile, così, le mie passeggiate si sono trasformate in raccolta di immondizia ed a poco a poco per me tutto questo è divenuto non solo un appuntamento quotidiano, ma uno stile di vita».
Tutto è iniziato in spiaggia, da lì ha continuato con la pulizia delle strade della zona vicino al suo caseggiato e poi via via con quello che lei chiama “giardinaggio sociale” togliere erbacce e dare una ripulita a rami secchi e quant’altro. Sandra si adopera così a fare una vera e propria operazione individuale di raccolta differenziata ed ecologica perché tutto il materiale organico da lei spazzato viene poi compostato e riutilizzato per le necessità che lei ritiene opportune.
Insomma durante l’intervista Sandra svela che pulire strade e spiagge in tutta la sua zona non è più soltanto opera di volontariato ma è divenuto un hobby, una grande ed indispensabile passione. Sandra utilizza pochi strumenti per rendere gioiose le sue giornate «bicicletta, guanti, pinzette, forbici, rastrello, sacchi resistenti, scopa, paletta e tanta volontà». Da questa esperienza è nato in Sandra un profondo cambiamento nelle sue abitudini giornaliere, utilizza shampoo solido, spazzolino in bambù, al bar chiedo sempre il bicchiere di vetro.
Sandra ha parlato di tutto questo all’amministrazione comunale cercando di spronare i vertici verso la cultura di un paese pulito da rispettare, cercando di avviare proposte, ma non ha destato alcun interesse in merito alle sue richieste. «Nulla di concreto sono riuscita a costruire con l’amministrazione. Tempo fa sono riuscita a far proporre ad un assessore la richiesta per dei sacchetti per la raccolta, ma non è stata una proposta che è durata nel tempo». Tra i vertici qualcuno le accenna una domanda «Sandra, ma chi te lo fa fare?».
Sandra è stata anche derisa inizialmente da alcuni passanti che le urlavano «sei una pazza» ma lei in silenzio, senza mettersi in mostra, ha continuato con il suo fare. Adesso le persone si fermano, la ringraziano «ricevo saluti, mi regalano sacchetti per pulire spiagge e strade, c’è anche chi mi regala frutta fresca, uova di stagione, cibi genuini, tutto questo mi rende immensamente felice».
All’ultima domanda Sandra risponde così «il mio desiderio è quello di vivere in una Capo d’Orlando dove ognuno di noi pulisca e curi con amore e rispetto il proprio marciapiede di casa. Basta poco. Non sopporto i commenti di chi dice che è compito del Comune, perché se le nostre Istituzioni non possiedono il rispetto del loro ruolo, allora dobbiamo essere noi cittadini a non permettere a nessuno di farci vivere nella sporcizia e nel degrado. Anche se tutto ciò significa alzarsi e pulire con le nostre stesse mani».
Avere avuto il privilegio di incontrare Sandra è stato per la nostra testata una grande gioia. Sono sempre quelli che stanno nei gradini più bassi a rendere il mondo un luogo migliore, un luogo aperto alla speranza di vita del domani.