Questa mattina è stato messo a dimora l’albero di Falcone a Messina, in corrispondenza del marciapiede prospiciente il comando della polizia metropolitana in via don Orione. L’albero è frutto della talea proveniente dal ficus presente sotto casa del giudice Falcone a Palermo e riprodotta dai carabinieri forestali, in collaborazione con il ministero della transizione ecologica.
Alla celebrazione hanno partecipato le rappresentanze delle massime autorità civili, militari e religiose cittadine: per la marina militare il capitano di vascello, Paolo Florentino; per il dipartimento militare di medicina legale di Messina, il direttore della struttura ospedaliera militare, colonnello Alfonso Zizza; per i carabinieri, il tenente colonnello Marco Vatore; Per la guardia di finanza, il tenente colonnello Girolamo Franchetti; per la questura, il capo di gabinetto Filippo Leonardo; sua eccellenza monsignor Cesare Di Pietro che ha officiato la cerimonia di benedizione della pianta e alcune scolaresche inviate dal provveditore agli studi, Stello Vadalà.
Contestualmente è stata inaugurata l’installazione di una targa commemorativa, con incisa una delle frasi più celebri del giudice Falcone. “Gli uomini passano, le idee restano e continuano a camminare sulle gambe di altri uomini”. Lo scorso luglio il comandante della polizia metropolitana, Daniele Lo Presti, aveva attivato le procedure di assegnazione dell’alberello della legalità attraverso l’inserimento della richiesta sul sito internet del Ministero. La pianta, alla quale è stato applicato un qr code, sarà geolocalizzata e visibile su internet assieme a tutte le altre piantine già messe a dimora (circa 30.000) in tutta Italia. La polizia metropolitana è la prima istituzione messinese, diversa dal comparto istruzione, a ricevere in donazione l’albero di Falcone.