Consueto ed importante appuntamento della Fai Cisl di Messina a Capo d’Orlando con la giornata di formazione sui servizi e sulle attività della Federazione dell’agroalimentare. L’iniziativa, alla quale hanno preso parte il segretario generale della Fai Cisl Sicilia Adolfo Scotti, il segretario generale della Cisl Messina Antonino Alibrandi e la segretaria generale della Fai Cisl Messina Sabina Barresi, segue il percorso di valorizzazione delle risorse umane sul territorio per consentire ai dirigenti ed agli operatori cislini di essere sempre più vicini e punto di riferimento per i cittadini, gli anziani ed i lavoratori.
“Oltre l’attività che la Fai e la Cisl svolgono per la tutela dei propri iscritti – ha sottolineato il segretario generale Antonino Alibrandi – come organizzazione sindacale cerchiamo sempre di affinare gli strumenti che quotidianamente servono al nostro front office ed ai nostri delegati e rappresentanti sindacali per affrontare le sfide quotidiane che trovano nei luoghi di lavoro. Capo d’Orlando è un territorio strategico, molto vicino alll’area dei Nebrodi e quindi possiamo alimentare la cassetta degli attrezzi sindacali ai nostri rappresentanti ed operatori che ogni giorno ogni giorno operano in prima linea”.
“La formazione – ha aggiunto Sabina Barresi – è molto importante soprattutto in un comprensorio con una forte identità agricola. L’agricoltura è un volano per far decollare l’economia del nostro territorio. Noi lavoriamo ed assistiamo un’agricoltura che segue le norme della legalità, virtuosa, dove i lavoratori hanno determinate garanzie, per le quali noi stiamo lottando con le nostre campagne “Sos Caporalato” e “Mai più ghetti”.
“Vogliamo contrastare l’illegalità e il capolarato – ha concluso il segretario della Fai Cisl Sicilia Adolfo Scotti – è una battaglia che ci siamo intestati con la legge 199 e che portiamo avanti ogni giorno. Non è accettabile in Sicilia, così come nel resto d’Italia, assistere allo sfruttamento dei lavoratori sottopagati e trattati male nel mondo del lavoro. Qualcuno dice che non c’è manodopera, forse la verità è che non si vuole pagare quello che è dovuto”.