Castellammare del Golfo (Tp): bene l’edizione di “Ciavuri e sapuri”

Per tre giorni le migliori aziende siciliane di settore hanno partecipato a “Ciavuri e sapuri” a Castellammare del Golfo, centro del trapanese, con degustazioni ben accette da una moltitudine di turisti stranieri.

La seconda edizione della manifestazione, dopo quella di Lipari a giugno, è una seconda medaglia al valore della Cna Sicilia che è l’artefice di tutto e mette sul piedistallo questo comparto che è la spina dorsale dell’economia.

I prodotti dell’eccellenza in esposizione nelle tante casette hanno creato una bella attrattiva dall’apertura e fino alla chiusura. In degustazione pane con oli affumicati, aceti balsamici invecchiati, vino, pasta fresca e secca, birra, confetture e creme spalmabili, conserve di pesce e amari, frutta tropicale e dolci da forno nonché i cannoli di Piana degli Albanesi.

“Ciavuri e sapuri” ha ravvivato il bacino dei vacanzieri che solitamente popolano la fascinosa cittadina del trapanese ad agosto. Il comune di Castellammare del Golfo si è speso nella sua facoltà patrocinante e il governo siciliano ha dato disponibilità per un contributo.

Compiaciuto per la riuscita dell’evento anche il primo cittadino di Castellammare del Golfo, Rizzo. “Ci vuole maggiore puntualità nella presentazione dei progetti – dichiara Enzo Munna, presidente della fondazione Emporium del golfo – perché si rischia di perderli e si deve pressare sull’indirizzo del mare.” Nel corso dell’evento è stata siglata una convenzione con la Cna e l’istituto tecnico Caruso di Alcamo per divulgare le dinamiche dell’agroalimentare e creare tecnici specializzati. Infine, intesa anche con l’università di Palermo che fungerà da appoggio alla carriera accademica. Il coordinatore di Cna Sicilia agroalimentare, Tindaro Germanelli, ha sottolineato che “con il Pnrr si deve potenziare, rinnovare, professionalizzare e meccanizzare sul tema dell’agroalimentare. La volontà di far nascere due edizioni di Ciavuri e sapuri in un trimestre è proporzionale all’aumento dell’agroalimentare che si attesta come la spina dorsale della Sicilia”.

Vogliamo ricordare i partecipanti che hanno impreziosito Castellammare del Golfo con la loro bravura e hanno ringraziato nella loro umiltà per l’alternativa offerta: “Azienda Sixilia” di Marsala con la formula di un amaro che ha parecchio da dare; “Aura” – Piana degli Albanesi, nel palermitano per le specialità dolci da forno quali i biscotti e i cannoli con la ricotta di pecora; “Blu Ocean” – Casteldaccia (PA) per le conserve ittiche; “Bruno Ribadi” con il suo birrificio di Cinisi, che estende il suo raggio d’azione agli amari e alle gelatine; Rosolino D’Ambra – Azienda Agricola D’Ambra, dalla provincia di Palermo, ha il “culto della melagrana” che compare nei liquori ma crea anchemarmellate e creme spalmabili e lenticchie; “Azienda Agricola Doria Nicola” da Calatafimi Segesta (TP), ha messo in mostra rosolio, farina, pasta e fichi d’india; “Feudo Mondello” da Monreale, con la pasta secca dal grano duro macinato a pietra, sorprese per il 2023 e una numerosa famiglia di pastai; “Il Filo Tropicale” azienda agricola di Scianna Caterina punta alle prelibatezze della frutta esotica; “Laudicina Vito” con i condimenti del territorio di Petrosino (TP), specialmente aceti balsamici ad alto invecchiamento; “Officine Kaggiotto” – Palermo, con l’olio extravergine di oliva che si ispira al “filo dorato” della zona di Piana degli Albanesi; “Cantine Settesoli” Menfi (AG); Cantine Tola (PA); “La sfoglia d’Oro” – Castellammare del Golfo (TP) , il cui titolare da oltre 40 anni lavora la pasta fresca e secca; da Valderice (TP) Antonio Spezia con gli oli e conserve ed una novità per avvicinarsi ai gusti dei bambini cioè il ketchup a basedi pomodoro nostrano e “Tonno eSicilia” di Prestigiovanni Alberto con le conserve ittiche; “Termini Antichi Grani” da Castelvetrano (TP); “Gusto e Gusto” di Maria Triolo con olio e sale affumicati.

La compagine di “Ciavuri e Sapuri” è propensa al “to be continued…” come nelle serie TV di tendenza che si rispettino. Ma intanto Cna affianca i conduttori di azienda dell’Agroalimentare con esperienze che possano spalancare nuovi orizzonti con l’Estero.

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