L’area archeologica di Halaesa Arconidea di Tusa (Messina) ha ospitato un grande spettacolo con 29 giovanissimi danzatori del liceo Regina Margherita di Palermo, indirizzo coreutico. Ieri al tramonto è stata messa in scena la trasposizione teatrale di uno spettacolo tratto da “Delfina”, una favola senza tempo di Solveig Cogliani, ispirata alla mitologia e calibrata su temi di attualità quali il rispetto dell’ambiente, la convivenza e la pace.
Gli spettatori hanno potuto attraversare la storia dei Fenici in Sicilia. Delfina, infatti, si offre come personaggio-ponte culturale tra i paesi del Mediterraneo e quella narrata è una storia di amore, di esuli e libertà oltre i pregiudizi. Presenti alla rappresentazione numerosi giovani.
“Occasioni come questa – ha dichiarato l’assessore regionale Alberto Samonà – aprono le porte dei nostri beni culturali ad un pubblico diverso dal solito e stimolano alla conoscenza della nostra storia”. Lo spettacolo arriva a seguito di un progetto avviato dal mese di marzo e curato dalle insegnanti Giorgia Alestra, Clara Congera, Tatiana Giurintano, Laura Miraglia, Alberto Maniaci, Sonia Moltisanti, Palma Piacentino, Roberta Sainato, Brenda Maria Vaccaro e Giovanna Velardi. Voci narranti Solveig Cogliani, Giovanni Guzzetta dell’Universita di Roma Tor Vergata e Lachen Chaouki in rappresentanza della comunità islamica di Palermo, che ha letto in lingua araba.
Presente il direttore del Dipartimento dei beni culturali Franco Fazio che ha sottolineato come “La presenza di un numeroso pubblico e di tanti giovani è un importante segnale che i nostri luoghi possono essere attrattivi se si aprono anche a nuovi linguaggi comunicativi. Spettacoli come quello di Solveig Cogliani consentono di aprire alla conoscenza e tendere i nostri siti culturali più attrattivi”.
“Un grande lavoro di squadra – ha detto il direttore del Parco Archeologico diffuso di Tindari, Domenico Targia, che ha sottolineato il valore della collaborazione tra istituzioni e con i privati come elemento di valorizzazione e promozione dei siti culturali e del territorio”.
Entusiasta l’autrice Solveig Cogliani che auspica che questo viaggio, iniziato nella favola da Beirut, attraverso il mMediterraneo, possa avere altre significative tappe in tutta la Sicilia.