Sono ancora 400 i tirocinanti alla regione siciliana di Avviso 22 ancora in attesa di essere pagati dall’Ente. Parte di loro risultano già pagati come acconti bimestrali, a differenza delle circa 200 pratiche di rimborso di quei tirocinanti che hanno iniziato il tirocinio tra settembre del 2019 e il 2020 rimasti invischiati nei tortuosi meandri burocratici ed amministrativi dell’assessorato al lavoro e che non hanno ancora ricevuto nessun pagamento.
Una situazione, ancora una volta, segnalata da Oreste Lauria. “Non ci sarebbe attualmente una soluzione concreta per questa situazione paradossale iniziata ormai da così tanto tempo – dichiara – da non poter addurre nessuna giustificazione plausibile. Pratiche rimaste bloccate dopo che i tirocinanti avevano già concluso il tirocinio formativo e che nessuno dei nostri amministratori regionali sa come porre fine a questo stillicidio dei pagamenti. Più volte come portavoce ho portato avanti questa battaglia di giustizia, ma ad oggi nessuna istituzione ha preso a cuore la situazione, anzi addirittura l’ultima audizione urgente richieste nel mese di gennaio non è stata svolta per mancanza di interesse da parte degli organi competenti e dei vertici dell’assessorato regionale al lavoro e della stessa regione siciliana.
A tutto questo si aggiunge che in passato sono state fatte delle audizioni in commissione lavoro, formazione e cultura, anche queste però non hanno sortito nessuna soluzione effettiva all’impasse che loro stessi hanno creato e che loro stessi devono risolvere. Oltre alle audizioni sono state avanzate delle richieste di interrogazioni parlamentari che però non sono mai fatte entrare in aula all’assemblea regionale siciliana senza peraltro dare nessuna spiegazione per questo comportamento inqualificabile.
Tutto questo ci convince sempre più dell’assenza colpevole delle istituzioni della politica regionale siciliana e proprio questo modo di fare dá la certezza ai tirocinanti di essere stati abbandonati a sé stessi.
Alla delusione si è sostituita una rabbia crescente verso quella politica che si è fatta beffa della nostra voglia di trovare un lavoro dignitoso”. Ad aver bloccato le procedure di pagamento sembrerebbe trovarsi nelle procedure di controllo delle pratiche dei tirocinanti. I controlli si sarebbero dovuti fare prima dell’inizio del tirocinio “ma – dichiara Lauria – se chiediamo quel organo avesse dovuto vigilare su tali procedure, dalla Regione e dall’assessorato di riferimento inizia un circolare scarica barile che lascia tutti senza una vera risposta. Se ci sono stati errori da parte di un organo regionale – conclude Lauria – le istituzioni sono tenute a fare chiarezza diffidando chi li ha commessi e denunciando eventuali responsabilità dal punto di vista giuridico. Come portavoce dei tirocinanti e di migliaia di famiglie che li sostengono mi rivolgo a tutto il parlamento regionale affinché prenda una netta presa di posizione e trovi finalmente la soluzione che sblocchi i pagamenti
Nei discorsi in campagna elettorale tutti i candidati promettono con le loro competenze, di risolvere i veri problemi che attanagliano la regione siciliana. Questo dei tirocinanti dell’avviso 22 è un problema grave che va risolto al più presto, ad oggi non è stato risolto. I tirocinanti in molti credono di non dover essere più pagati per un lavoro mai retribuito, oltre al danno si aggiunge la beffa, hanno dovuto sostenere le spese anticipatamente di tasca per gli spostamenti per raggiungere il luogo del tirocinio”.