“Dall’accoglienza all’inclusione: il governo regionale del fenomeno migratorio in Sicilia”. È il tema dell’incontro dibattito organizzato dall’Anci Sicilia nell’ambito del progetto Coopera, finanziato dal ministero dell’interno e con capofila il comune di Palermo e che ha visti coinvolti anche l’ufficio speciale immigrazione della regione e l’ufficio scolastico regionale della Sicilia.
Presenti anche i responsabili dei progetti gestiti direttamente dall’assessorato regionale e finanziati dall’unione europea e dai ministeri del lavoro e dell’interno rivolti a sostenere le politiche d’accoglienza ed inclusione dei cittadini stranieri presenti in Sicilia e nello specifico: azioni di contrasto al caporalato, formazione civico linguistica, integrazione dei migranti, supporto ai centri per l’impiego, sostegno ai minori stranieri non accompagnati e contrasto alla tratta.
Tra i progetti della regione, messi in atto, quello di Su.Pr.Eme e + Su.Pr.Eme con l’attivazione del primo Helpdesk interistituzionale anticaporalato, di Prisma, il piano di intervento regionale multilivello e multistakeholder, di Com.In 4.0 riguardante le competenze di integrazione avviate nel tempo dalla Regione. Particolare attenzione è stata posta al progetto ET-LABORA, con l’attivazione di servizi di supporto ai Centri per l’Impiego della Regione Siciliana mediante l’utilizzo di mediatori linguistici e operatori legali, con l’obiettivo di agevolare la domanda e l’offerta lavorativa.
Durante l’incontro è stato evidenziato dal Dirigente dell’Ufficio Speciale Immigrazione Michela Bongiorno e dal Segretario generale dell’ANCI Sicilia, Mario Emanuele Alvano, come sia di fondamentale importanza creare una forte sinergia e collaborazione tra la Regione Siciliana e il Coordinamento dei circa 90 Comuni aderenti alla rete SAI, con oltre 100 progetti attivi e 5000 posti, che rappresentano a livello nazionale circa il 15% dei posti disponibili. Una strada intrapresa insieme che oltre a far fronte comune per una migliore programmazione e gestione delle risorse, consolidi una Rete che vada oltre i Progetti, sviluppando attività nel campo sociale e delle fragilità presenti nelle realtà grandi e piccole della Sicilia.
Tra gli interventi anche quello della Responsabile di COOPERA, Angela Errore, che ha voluto sottolineare come il progetto sia stato concepito proprio per migliorare le capacità e le competenze delle Pubbliche Amministrazione che operano nel settore, evidenziando che questa attività potrà essere funzionale per sostenere il Sistema di Accoglienza ed Integrazione creato in questi anni in Sicilia. Tra i punti sviluppati nel suo intervento anche la necessità che la normativa regionale si allinei a quella nazionale, soprattutto relativamente agli standards strutturali per l’accoglienza dei minori stranieri non accompagnati, che potrebbe notevolmente agevolare l’attività dei Comuni della Rete SAI. Una problematica, quest’ultima, evidenziata anche da Giulia Mariani del Servizio Centrale Nazionale, intervenuta in videoconferenza.
Tra gli argomenti sviluppati durante l’incontro anche quello di Fiorella Palumbo dell’Ufficio Scolastico Regionale della Sicilia, riguardante la formazione ed istruzione per migliorare l’integrazione, con il potenziamento dei Centri per l’Istruzione degli Adulti (CPIA). Punto tra l’altro sostenuto anche da Angelo Tudisca, vice sindaco di Tusa, comune titolare di un centro di accoglienza ed integrazione che man mano si è ampliato coinvolgendo altri 2 piccoli comuni limitrofi, Motta d’Affermo e Castel di Lucio.