I carabinieri del NIL (nucleo ispettorato del lavoro) di Catania hanno eseguito diverse attività di contrasto al lavoro irregolare a Catania e provincia. Sono state effettuate ispezioni contro il lavoro nero in 69 ditte.
Su 69 ditte controllate, ben 58 sono risultate irregolari. Nel corso dei controlli i carabinieri hanno controllato 337 lavoratori, 43 dei quali svolgevano l’attività in nero, mentre altri 70 erano irregolari. In particolare i controlli sono stati effettuati nei settori dell’edilizia, dei centri socio assistenziali e delle imprese agricole.
Al termine delle indagini sono state denunciate 58 persone, datori di lavoro. Quarantasette di loro dovranno rispondere di violazioni inerenti alla sicurezza sui luoghi di lavoro accertate nella campagna edilizia promossa dal comando generale dei carabinieri per il bonus 110%; 2 per sfruttamento di lavoratori extracomunitari; 2 per estorsione di circa 10.000 euro; 3 per omissione delle ritenute previdenziali per circa 320 mila euro; 2 per lesioni colpose a seguito di infortuni sul lavoro e 2 per controllo illegale a distanza dei lavoratori dipendenti, mediante impianto di videosorveglianza in assenza di autorizzazioni.
Inoltre, in collaborazione con i comandi territoriali dell’Arma sono stati effettuati controlli su iniziativa della prefettura per verifiche su percettori del reddito di cittadinanza. Sono stati denunciati 7 soggetti per indebita percezione del sussidio di cittadinanza che invece lavoravano in nero. Un datore di lavoro è stato arrestato per sfruttamento di lavoratori in ambito agricolo.
In totale sono state elevate 102 ammende per un valore di oltre 171.000 euro, sono state sospese 16 attività imprenditoriali per gravi irregolarità, comminate sanzioni amministrative per quasi 330 mila euro e recuperati contributi previdenziali e assistenziali per oltre 600 mila euro.